Triennale Milano presenta "Gioco", lo spazio per bambini e bambine 

Ancora una novità per <a href="https://arte.sky.it/news/2025/giraffa-jacopo-allegrucci-triennale-milano-2025" target="_blank">Triennale Milano</a>. Dopo la riapertura del centro studi, ribattezzato <a href="https://arte.sky.it/news/2024/cuore-centro-studi-triennale-milano" target="_blank">Cuore</a>, e la più recente inaugurazione dello spazio dedicato alla musica e all'ascolto, ossia <a href="https://arte.sky.it/news/2025/voce-triennale-milano" target="_blank">Voce</a>, è ora la volta di Gioco. Si tratta dello spazio dedicato a bambine e bambini di diverse fasce d'età ed è stato ricavato nel rinnovato Piano Parco. Qui i piccoli sono protagonisti: una delle istituzioni culturali di riferimento della città di Milano compie dunque un passo deciso verso l’accoglienza e l’inclusione delle famiglie. Gioco è un ambiente pensato per stimolare curiosità, creatività e partecipazione e prende forma da un'idea: offrire un luogo accessibile per tutta la giornata, libero e aperto, in cui l’immaginazione possa fluire senza limiti. Che si tratti di costruire, leggere, disegnare o semplicemente osservare, Gioco si candida dunque a catalizzatore di esperienze condivise, all'insegna di un nuovo modo di vivere la cultura in famiglia.
<h2>TRIENNALE MILANO SI DOTA DI UNO SPAZIO PER BAMBINI E FAMIGLIE</h2>
Il progetto architettonico si deve ad <a href="https://arte.sky.it/news/2024/cuore-centro-studi-triennale-milano" target="_blank">AR.CH.IT</a>, lo studio guidato da Luca Cipelletti; gli arredi sono stati ideati dallo studio francese smarin, che ha scelto materiali sostenibili come il sughero e l’abete per creare blocchi modulari facili da assemblare, smontare e ricombinare. La versatilità dello spazio è sorprendente: in pochi minuti una zona di gioco si trasforma in sala di lettura, palestra di danza, rifugio tranquillo o perfino in una piccola sala proiezioni. L’assenza di chiodi e viti non è solo una scelta estetica o ecologica, ma un invito a pensare l’ambiente come un organismo vivo, in continua trasformazione. Ogni famiglia può interpretarlo a modo proprio: impilare, dividere, ricreare. In questo gioco di forme e possibilità, la progettazione si traduce in un atto condiviso, che valorizza la spontaneità e l’interazione collettiva. 
<h2>I VERSATILI SPAZI E LE ATTIVITÀ DI “GIOCO” IN TRIENNALE MILANO</h2>
Oltre agli arredi e agli spazi funzionali — parcheggio passeggini, fasciatoi, acqua sempre disponibile, un menu dedicato al ristorante Cucina Triennale — Gioco si distingue per la sua programmazione culturale. Workshop, laboratori scolastici, incontri per famiglie e attività ispirate alle mostre in corso rendono questo spazio in un laboratorio per la crescita. I bambini trovano libri illustrati, silent book e pubblicazioni che avvicinano alla lingua dei segni italiana, mentre gli adulti possono partecipare a cicli formativi su temi educativi e sociali. Fino al 9 novembre, ad esempio, Gioco ospita attività legate alla <a href="https://arte.sky.it/news/2025/triennale-milano-esposizione-universale-2025" target="_blank">24esima Esposizione Internazionale</a> Inequalities. 
L’operazione che ha condotto all'apertura di questa nuova area si inserisce nel più ampio piano strategico 2022-2026 di Triennale Milano e nel Manifesto per le famiglie, presentato a febbraio, che confermano un impegno preciso: fare del Palazzo dell’Arte non solo un luogo di esposizioni, ma un vivace punto di incontro, capace di accogliere e rispecchiare i bisogni di tutte le generazioni.
[Immagine in apertura: Foto smarin studio © smarin studio]

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Si intitola Una notte nella casa delle fiabe il saggio che conduce il lettore alla scoperta del favoloso immaginario creato nel XIX secolo dai <a href="https://arte.sky.it/news/2023/fiaba-hansel-gretel-fratelli-grimm" target="_blank">fratelli Jacob e Wilhelm Grimm</a>. Pubblicato nei mesi scorsi da <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-paul-klee" target="_blank">Editori Laterza</a> nella collana i Robinson, il libro (nell’immagine in apertura, un dettaglio della copertina) è opera della pluripremiata saggista e romanziera <a href="https://arte.sky.it/news/2025/biografia-tullio-pericoli-silvia-ballestra-laterza" target="_blank">Silvia Ballestra</a>, classe 1969, che attraverso quasi duecento pagine descrive il suo viaggio alla ricerca della magia e dei grandi temi che hanno animato le favole di ogni epoca.
Punto di partenza di questo percorso emozionante è il Grimmwelt di Kassel, il museo tedesco interamente dedicato ai Fratelli Grimm, dove Ballestra immagina di trascorrere una notte ricca di avventure straordinarie. Combinando l’analisi letteraria dei principali temi della tradizione fiabesca con una prospettiva assolutamente personale, l’autrice evidenzia il valore universale di due componenti essenziali di questo genere narrativo: “l’emozione” e “la ragione”.
<h2>UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI VALORI UNIVERSALI DELLE FIABE</h2>
Il tema centrale del libro di Silvia Ballestra è il valore universale del racconto fiabesco, che ha sempre insegnato ai lettori di ogni età l’importanza di principi come il coraggio e l’intelligenza, strumenti indispensabili per affrontare le ingiustizie del mondo. Un aspetto altrettanto rilevante è il ruolo cruciale delle figure femminili in questo contesto. L’autrice prende infatti in esame tanto le avventure delle protagoniste delle <a href="https://arte.sky.it/news/2022/libro-fiabe-cattivi-bambini" target="_blank">fiabe</a>, quanto il ruolo svolto da tante anonime autrici che per secoli hanno tramandato queste storie ricorrendo unicamente alla propria voce e alla propria creatività. 
Partendo dall'analisi dei testi originali e delle loro successive interpretazioni, il saggio prende spunto dai lavori di studiosi del calibro di Vladimir Propp e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/04/gianni-rodari-anniversario" target="_blank">Gianni Rodari</a> per evidenziare come le fiabe abbiano sempre rappresentato un modello universale a cui fare riferimento. Dai cinque capitoli del volume emerge inoltre il sentimento di profonda ammirazione che l’autrice prova nei confronti dei “più famosi scrittori di fiabe”, come li definisce la stessa Ballestra: due autori con cui prima o poi è chiamato a confrontarsi “chiunque scriva, ma anche chiunque legga”.
<h2>IL POTERE EVOCATIVO DEI RACCONTI DEI GRIMM NEL SAGGIO DI BALLESTRA</h2>
Nonostante la sua apparente semplicità, il genere letterario delle fiabe ha mantenuto intatta la propria attualità attraverso i secoli. L’autrice invita quindi i lettori a esplorare la rilevanza e l'universalità degli insegnamenti dei fratelli Grimm, stabilendo un ponte ideale tra l’immaginario fantastico dell’antichità e la società contemporanea iper-tecnologica. Tale parallelo è rafforzato dalla descrizione di un’esperienza tanto particolare come la notte trascorsa in un luogo ricco di mistero e magia come il Grimmwelt. Pagina dopo pagina, tutte le eroine, le streghe e le altre creature fantastiche prendono vita grazie al potere evocativo dei racconti.
Romanziera e saggista apprezzata a livello internazionale, autrice di opere tradotte in diverse lingue, Silvia Ballestra ha scelto di dedicarsi per la prima volta all’analisi letteraria di un genere complesso e affascinante. Mossa dal desiderio personale di conoscere meglio il ricco patrimonio culturale delle fiabe, la scrittrice marchigiana ci regala uno sguardo inedito su un immaginario incredibilmente attuale: quello creato due secoli fa dai fratelli Grimm, le cui radici affondano nella notte dei tempi.

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