In provincia di Roma le cover dei dischi che hanno fatto la storia della musica

Esiste un filo sottile che lega album apparentemente diversissimi come Think Tank dei Blur, Epica Etica Etnica Pathos dei CCCP e Artpop di Lady Gaga: tutti e tre i dischi vantano infatti copertine firmate da alcuni tra i principali artisti dell’ultimo secolo, come lo street artist <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-banksy-napoli-arena-flegrea" target="_blank">Banksy</a>, il fotografo italiano <a href="https://arte.sky.it/news/2025/luigi-ghirri-viaggio-in-italia-mostra-internazionale" target="_blank">Luigi Ghirri</a> e l’artista statunitense <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-pablo-picasso-jeff-koons-granada-alhambra" target="_blank">Jeff Koons</a>.
A questi e molti altri esempi dell’inossidabile sinergia tra <a href="https://arte.sky.it/news/2024/libro-taschen-vinile" target="_blank">vinili</a> e arti visive è dedicata l’originale mostra Da Picasso a Warhol – Le Vinyl Cover dei Grandi Maestri, visitabile dal 22 febbraio al 2 giugno nella Rocca Colonna di Castelnuovo di Porto. Le sale rinascimentali del palazzo ducale alle porte di Roma ospiteranno una ricca selezione di oltre 150 copertine realizzate dalla metà del Novecento a oggi da alcuni dei più grandi artisti della scena contemporanea internazionale.
L’ESPOSIZIONE CHE CELEBRA LE COPERTINE DEI VINILI D’ARTISTA
Reduce dal successo ottenuto con la prima tappa al <a href="https://arte.sky.it/news/2024/copertine-vinili-mostra-fellini-museum-rimini" target="_blank">Fellini Museum</a> di Rimini nei mesi scorsi, l’esposizione approda ora nel Comune in provincia di Roma per trasportare i visitatori nell’universo colorato di queste cover iconiche. Punto di partenza del viaggio nella storia dell'arte applicata ai vinili saranno i lavori di Alex Steinweiss, ideatore e pioniere di questo speciale genere di opere grafiche.
Il percorso della mostra presenta le opere di grandi protagonisti dell’arte contemporanea, utilizzate per rappresentare visivamente album di generi diversissimi: si passa così dalla colomba bianca disegnata da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/pablo-picasso-scoperta-ritratto-nascosto-periodo-blu" target="_blank">Pablo Picasso</a> e stampata direttamente sul vinile di Songs of Peace del cantante americano Paul Robeson, alla celebre copertina di The Velvet Underground & Nico, album d’esordio della band omonima, su cui campeggia un’iconica banana realizzata da <a href="https://arte.sky.it/news/andy-warhol-fumetto-biografia" target="_blank">Andy Warhol</a>. 
IN MOSTRA ANCHE LE COVER DI RAUSCHENBERG, BASQUIAT E MIRÓ
Tra le opere rappresentate sulle cover dei vinili in mostra, non mancano i capolavori di alcuni tra i massimi esponenti dell’arte del Novecento, tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/2025/jean-michel-basquiat-mostra-engadin-svizzera" target="_blank">Jean-Michel Basquiat</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/joseph-beuys-mostra-ambiente-los-angeles" target="_blank">Joseph Beuys</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mimmo-paladino-pasquale-palmieri-mostra-milano" target="_blank">Mimmo Paladino</a>, come anche gli scatti realizzati da fotografi del calibro di Nobuyoshi Araki e <a href="https://arte.sky.it/news/2024/robert-mapplethorpe-mostra-venezia-2025" target="_blank">Robert Mapplethorpe</a>, o le illustrazioni a cura di artisti come <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/12/guido-crepax-libro-album-musicali-illustrazioni" target="_blank">Guido Crepax</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-disegni-milo-manara-mozart" target="_blank">Milo Manara</a>.
Oltre a dare conto delle innumerevoli opere “prestate” al mondo della musica, la mostra Da Picasso a Warhol – Le Vinyl Cover dei Grandi Maestri presenta alcune collaborazioni speciali tra artisti visivi e musicisti. In questo particolare ambito, spicca l’iconica copertina di Speaking in Tongues dei <a href="https://arte.sky.it/news/2023/talking-heads-programmi-tv-3-dicembre" target="_blank">Talking Heads</a>: per realizzare la cover del quinto album in studio della band newyorkese, David Bryne diede carta bianca a <a href="https://arte.sky.it/news/2025/robert-rauschenberg-iniziative-centenario-miart" target="_blank">Robert Rauschenberg</a>, che ideò un progetto componibile, reimmaginando l’intera confezione del vinile per trasformarla in una vera opera d’arte.
[Immagine in apertura: Andy Warhol, Aretha Franklin – Aretha. 1986]

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A Bergamo è di scena la danza Butoh giapponese

La <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/06/moving-bodies-festival-a-torino-tra-danza-butoh-e-performance" target="_blank">danza Butoh</a> nasce in Giappone alla fine degli anni Cinquanta come ribellione alla rigidità delle tradizioni coreutiche giapponesi e del balletto occidentale. Oscura e viscerale, questa forma d'arte comporta una ricerca interiore, un'indagine della fragilità umana che sfida le convenzioni sulla bellezza e sulla forma. 
Dal 21 febbraio al 9 marzo 2025, il Monastero del Carmine di Bergamo diventa il cuore pulsante di questa espressione artistica con Fiore di tenebra. La danza Butoh. L’evento, organizzato dal <a href="https://arte.sky.it/news/2024/luna-park-delle-meraviglie-natale-bergamo" target="_blank">Teatro Tascabile</a> in collaborazione con l’Università di Bergamo, inaugura un ciclo di incontri dedicati alle diverse forme dell’arte scenica, dai maestri del Novecento alle contaminazioni tra Oriente e Occidente. 
SPETTACOLI, INCONTRI E MOSTRE PER ESPLORARE L’ANIMA DEL BUTOH
L’evento si apre il 21 febbraio con Un vascello di rovine, il laboratorio pratico condotto da Taketeru Kudo, uno dei più importanti danzatori Butoh contemporanei. Seguiranno incontri e proiezioni che approfondiranno la storia e la filosofia di questa danza, tra cui il documentario Kazuo Ohno. Beauty and Strength (il 22 febbraio), dedicato a uno dei padri fondatori del Butoh. 
Il 23 febbraio verrà inaugurata la mostra fotografica L’invisibile si fa danza di Fabio Massimo Fioravanti: un reportage che racconta la molteplicità di stili e generazioni di danzatori Butoh in Italia e Giappone. A dialogare con il fotografo saranno studiosi della cultura teatrale nipponica, in un incontro che esplorerà il rapporto tra corpo, immagine e memoria. 
Il 28 febbraio sarà invece dedicato alla figura di Taketeru Kudo, che racconterà il proprio percorso artistico al pubblico, seguito dal suo spettacolo Essere me stesso: un’intensa esplorazione della sua identità attraverso il linguaggio del corpo. 
LA DANZA GIAPPONESE PROTAGONISTA A BERGAMO
Il 29 febbraio il pubblico potrà approfondire il legame tra danza e ribellione con l’incontro Nei corpi del Butoh: per una ribellione danzata, che esplorerà l’evoluzione di questa pratica attraverso le figure di Hijikata, Ohno e Kasai. Da non perdere, lo stesso giorno, la prima italiana di The Candy☆Explosion di Taketeru Kudo, un’opera che mescola teatro, danza e arti visive per raccontare la lotta dell’uomo moderno fra tradizione secolare e alienazione contemporanea. 
Il percorso di Fiore di tenebra culminerà il 2 marzo con un momento di profonda connessione tra estetica e spiritualità: la tradizionale Cerimonia del Tè (Cha no yu). Questo rito, legato al Buddismo Zen, offrirà un’ulteriore chiave di lettura della poetica Butoh, in cui il gesto si fa linguaggio e l’atto quotidiano diventa arte. 
[Immagine in apertura: lo spettacolo The Candy☆Explosion, di e con Taketeru Kudo. Photo courtesy Taketeru Kudo]

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