Triennale Milano cresce con uno spazio per il suono e la musica

Un ambiente concepito come cassa armonica polifunzionale, capace di accogliere e amplificare le molteplici sfumature del suono in tutte le sue forme: concerti live, dj set, sessioni d’ascolto, installazioni sonore, workshop e incontri dedicati al mondo audio. È Voce, il nuovo spazio interamente dedicato alla musica e all’ascolto che <a href="https://arte.sky.it/news/2024/triennale-estate-2024" target="_blank">Triennale Milano</a> inaugura al piano parco del Palazzo dell’Arte. 
Aperto al pubblico dal prossimo 13 maggio, lo spazio si estende per 300 metri quadrati e dispone di un giardino di ulteriori 700 mq. Il cuore pulsante è un soundwall avveniristico, dotato di un sistema di altoparlanti distribuiti che promette un livello di qualità acustica mai sperimentato prima. 
IN TRIENNALE MILANO NASCE VOCE, IL NUOVO SPAZIO DEDICATO ALL’ASCOLTO
Il concept di Voce, ideato con la consulenza scientifica di Carlo Antonelli, ha preso forma grazie al progetto architettonico firmato da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/cuore-centro-studi-triennale-milano" target="_blank">AR.CH.IT</a> di Luca Cipelletti, che ha saputo reinterpretare l’ossatura originaria di Giovanni Muzio in chiave contemporanea. Le tre navate asimmetriche dello spazio sono rivestite con pannelli acustici progettati per assorbire, isolare e riflettere il suono; l’illuminazione, realizzata da Anonima Luci, si muove in sincrono con la musica grazie a 350 metri di led e oltre otto chilometri di cavi. A rendere ancor più unico lo spazio è l’intervento poetico dell’artista <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/09/installazione-marcello-maloberti-maria-lai-sardegna" target="_blank">Marcello Maloberti</a>: un'opera al neon bianco, con il testo “TRIENNALE VOCE” sulla facciata esterna, accoglie i visitatori. Nel giardino è stata inoltre installata una luna al neon, monumento all’ascolto e alla notte milanese. E per un comfort senza precedenti, il designer Philippe Malouin ha firmato un arredo su misura fatto di morbide sedute in feltro che invitano a una fruizione intima e concentrata.
MUSICA ED EVENTI IN ARRIVO A VOCE
Non manca una ricca programmazione, curata da Damiano Gullì, che si snoderà lungo l’intero anno e vedrà alternarsi grandi nomi internazionali e talenti emergenti. Tra i primi artisti in calendario <a href="https://arte.sky.it/archivio/2013/01/un-party-per-boosta-moderno-cantastorie" target="_blank">Boosta dei Subsonica</a>, The Raveonettes, La Niña, Christian Löffler e Beth Gibbons. Annunciate, inoltre, le collaborazioni con festival di riferimento come Kappa Future Festival e Terraforma Exo. E accanto alla musica live, anche incontri, talk, rassegne e produzioni radiofoniche daranno voce a una riflessione ampia sul suono come linguaggio culturale. 
Ma Voce non è solo un contenitore: Triennale Milano intende infatti costruire una collezione di opere musicali inedite, realizzate ad hoc e fruibili esclusivamente all’interno di questo spazio. Una scelta radicale e affascinante che restituisce alla musica un’aura museale, rendendo ogni ascolto un’esperienza irripetibile.
[Immagine in apertura: Voce Triennale. Foto di: Delfino Sisto Legnani – DSL Studio © Triennale Milano]

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È a Ravenna il primo distributore automatico di libri

L'<a href="https://arte.sky.it/news/2023/bologna-museo-ottocento" target="_blank">Università di Bologna</a> ha presentato nei giorni scorsi una nuova soluzione pensata per semplificare l'accesso alle risorse bibliografiche nel suo <a href="https://arte.sky.it/news/2021/mostra-tina-modotti--ravenna" target="_blank">Campus di Ravenna</a>: si tratta della Biblioteca Automatica Scienze, anche nota con l’acronimo BAS, ed è il primo distributore automatico di libri mai installato in un ateneo italiano. Il dispositivo si trova nei laboratori della facoltà di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/call-padiglione-italia-biennale-architettura-venezia-2025" target="_blank">Scienze ambientali</a> a Ravenna e offre a studenti, ricercatori e docenti un sistema di prestito e restituzione rapido e completamente automatizzato.
Questo primo esemplare custodisce al momento volumi inseriti nei programmi dei corsi di Biologia marina, Scienze ambientali e Scienze e tecnologie per la sostenibilità ambientale. La BAS consente a tutti gli iscritti a una qualsiasi <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/09/snohetta-biblioteca-philadelphia" target="_blank">biblioteca</a> dell'ateneo di prendere in prestito i libri disponibili nel distributore presentando unicamente il proprio badge dell’Unibo. 
IL PROGETTO DELL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA PER INCENTIVARE IL PRESTITO DI LIBRI
Nata per rispondere alle esigenze di un campus diffuso come quello ravennate, l'iniziativa offre numerosi vantaggi pratici. Gli utenti interessati possono accedere al sistema in qualsiasi momento durante l'orario di apertura. La procedura per ottenere in prestito o restituire i volumi è semplice e intuitiva: basta infatti selezionare il titolo desiderato dal catalogo digitale che compare sullo schermo del distributore e presentare il proprio badge di riconoscimento. Dopo pochi secondi, BAS eroga il volume. Anche il sistema di restituzione è immediato e prevede di avvicinare il libro al lettore RFID per attivare l'apertura dello sportello di deposito.
Nonostante abbia una capienza massima pari a 650 volumi, la Biblioteca Automatica Scienze conserva al momento un centinaio di titoli, anche a causa dello spessore mediamente elevato dei testi universitari. L’ateneo bolognese conta di potenziare nel corso dei prossimi mesi il servizio, anche per affiancare la crescente offerta di volumi in formato digitale.
BAS: L’INNOVATIVO SERVIZIO BIBLIOTECARIO AL CAMPUS DI RAVENNA
Il nuovo distributore automatico di libri non potrà chiaramente sostituire la storica Biblioteca Centrale del campus di Ravenna, situata a Palazzo Corradini, che continua a offrire una copertura completa per tutte le risorse di studio, incluso un adeguato numero di copie dei volumi oggetto d'esame. Il sistema complementare di BAS è pensato piuttosto per offrire agli studenti e ai ricercatori una maggiore disponibilità di libri attraverso un canale distributivo rapido ed essenziale.
Già nel corso della fase sperimentale condotta da Unibo nei mesi scorsi, il servizio ha registrato un importante aumento del numero di prestiti bibliotecari, pari a circa il 500% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’installazione di BAS rappresenta così un tassello importante nella costruzione di un sistema bibliotecario flessibile, modulare e più vicino alle necessità degli studenti universitari.
[Immagine in apertura: foto di Anastasiia Chepinska su Unsplash]

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