In Liguria al via il festival della lettura e dell’illustrazione 

Il festival della lettura e dell’illustrazione per l’infanzia torna a colorare Savona dall’8 all’11 maggio 2025, con la sua terza edizione, attesa come un appuntamento ormai irrinunciabile. Nato nel 2023, Zerodiciannove ha saputo crescere in fretta e con forza, conquistandosi un posto speciale nel panorama culturale italiano grazie a una formula coinvolgente e originale. Il suo stesso nome è un piccolo gioco di parole che racchiude molto: da una parte il prefisso telefonico della città, dall’altra la fascia d’età a cui si rivolge (da 0 a 19 anni), a segnare fin da subito la vocazione inclusiva dell’iniziativa.
A SAVONA TORNA IL FESTIVAL CULTURALE DEDICATO ALL’INFANZIA
L’edizione 2025 è dedicata alle Rotte (fisiche), una metafora potente che attraversa l’intera programmazione, coerente con la visione culturale che ha portato Savona nella short list per la <a href="https://arte.sky.it/news/2025/pordenone-capitale-italiana-cultura-2027" target="_blank">Capitale Italiana della Cultura</a>. 
Tra gli appuntamenti imperdibili, l’anteprima italiana della mostra I desideri degli animali, da cui nasce l’omonimo libro con poesie di Chiara Carminati, fresca vincitrice del Campiello Junior. Accanto a lei, una parata di nomi noti: Gabriele Clima, Pietro Scarnera, Eva Rasano (Premio Andersen 2024), Anna Forlati, Davide Morosinotto e molti altri. Il festival è diffuso: dal Museo della Ceramica alla Pinacoteca, dalla Biblioteca Barrili alle strade cittadine. In calendario laboratori da 0 a 99 anni, tavole rotonde su illustrazione scientifica, rotte umanitarie, fumetto e letteratura. Tutti eventi gratuiti, pensati per avvicinare ogni pubblico alla magia della narrazione visiva e scritta, con un linguaggio accessibile ma mai banale.
EDUCARE CON LE STORIE: L’ESEMPIO DI "ZERODICIANNOVE"
Dietro la vivacità degli eventi c’è una visione forte e coerente: quella di una comunità educante che cresce attorno ai libri. Zerodiciannove, infatti, è un progetto permanente che attraversa l’intero anno scolastico, coinvolgendo bambini, ragazzi, insegnanti e famiglie in un percorso verticale e inclusivo. La sua forza è tutta lì: nella capacità di radicarsi nel tessuto educativo locale e allo stesso tempo di aprirsi a linguaggi globali, tra illustrazione, poesia, scienza e impegno civile. Lo sottolineano anche i direttori artistici Isabella Labate e Alessio Cotena, e il presidente della Fondazione Museo della Ceramica Luciano Pasquale, secondo i quali "la lettura è un potente veicolo di arricchimento personale: aiuta ognuno di noi a formarsi attraverso le storie e a diventare una persona capace di scegliere il proprio futuro. In questo senso impegnarsi a insegnare a leggere, significa impegnarsi a insegnare a pensare. Per questo abbiamo scelto di sviluppare un percorso verticale di educazione alla lettura, che parte dal nido e che coinvolge la scuola, ma anche biblioteche, associazioni e librerie, fino al grande pubblico". 
[Immagine in apertura: una passata edizione di Zerodiciannove – Festival delle storie]

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Come coesistono arte e maternità? La risposta in un nuovo saggio

Il libro Mamme nell’arte. Artiste e operatrici culturali nella sfida della maternità (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) affronta un tema complesso: quello del rapporto tra maternità, genitorialità e mondo del lavoro nel nostro Paese, con un focus particolare sul settore culturale. A scriverlo è stata <a href="https://arte.sky.it/news/2022/libro-artisti-santa-nastro" target="_blank">Santa Nastro</a>, che adotta un approccio sociologico alle questioni esaminate, senza tralasciare una componente emotiva derivante dall’esperienza vissuta in prima persona.
Punto di partenza del saggio, edito da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2013/12/libri-della-settimana-inedito-tristan-tzara" target="_blank">Castelvecchi</a> nella collana Fuoriuscita, è l’osservazione delle numerose criticità professionali in campo artistico e culturale. Grazie alle testimonianze raccolte e alle ricerche sul tema condotte da organizzazioni come AWI–Art Workers Italia e <a href="https://arte.sky.it/news/2021/mappa-interattiva-monumenti-donne-italia" target="_blank">Mi riconosci</a>, Nastro analizza alcuni importanti casi di studio. L’opera evidenzia una serie di discriminazioni e difficoltà pratiche che molte lavoratrici e madri si trovano ad affrontare nel corso della loro carriera, facendosi portavoce di una visione aggiornata e senza preconcetti dell’attuale condizione del lavoro femminile nel settore culturale italiano. 
IL LIBRO SULLE SFIDE DELLE MAMME ITALIANE IMPIEGATE IN CAMPO CULTURALE 
Tra le principali problematiche esaminate nel saggio, spicca indubbiamente la precarietà diffusa, quasi sistemica, del lavoro in ambito culturale italiano: un settore in cui contratti fragili, salari bassi, reperibilità estesa e la richiesta di essere sempre presenti fisicamente agli eventi sono caratteristiche considerate irrinunciabili. A emergere è così un quadro professionale difficilmente conciliabile con la vita familiare e gli impegni legati alla cura dei figli.
L’autrice ha intervistato artiste, curatrici, insegnanti e giornaliste, le cui esperienze sono accomunate da una lunga serie di difficoltà e rinunce. Grazie alle loro parole, scopriamo quanta fatica sia richiesta a tutte le donne italiane chiamate a coniugare l’idea di costruire una solida carriera professionale in campo culturale con un progetto di vita che includa la genitorialità. Una situazione resa ancor più critica dalla sopravvivenza di molti stereotipi e pregiudizi, in base a cui la maternità rappresenta una sorta di ostacolo "volontario” alla propria realizzazione professionale.
IL SAGGIO DI SANTA NASTRO SUL DIFFICILE RAPPORTO TRA LAVORO E MATERNITÀ
Ampliando il raggio della propria indagine, l’autrice esplora un aspetto complementare di grande interesse: la rappresentazione di temi come la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/05/festa-mamma-artiste-mostra-online" target="_blank">maternità</a> e il corpo femminile da parte di artiste del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/louise-bourgeois-mostra-firenze" target="_blank">Louise Bourgeois</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostre-roma-estate-2024" target="_blank">Candice Breitz</a> e il duo romano Grossi Maglioni. Attraverso linguaggi e tecniche che spaziano dalla scultura alla performance, queste esponenti di spicco della scena contemporanea scompongono l'iconografia tradizionale della maternità, portando sotto i riflettori temi quali la nascita, la trasformazione del corpo della donna e le paure legate alla maternità.
Grazie a un’analisi approfondita e multidisciplinare, il saggio Mamme nell’arte. Artiste e operatrici culturali nella sfida della maternità finisce per abbracciare tematiche di ampio respiro e di grande attualità, legate alla giustizia sociale e alle pari opportunità nel mondo della cultura italiana di oggi. Pur delineando una situazione di grande incertezza, Santa Nastro non manca di dare conto di alcuni brillanti esempi di flessibilità e spirito di iniziativa: molte delle donne intervistate dalla critica d'arte e giornalista raccontano infatti come la maternità le abbia spinte a maturare una visione più concreta del mondo del lavoro.

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