L'Accademia Carrara di Bergamo schiude le porte a un capolavoro dell'arte europea. Fino al 28 agosto 2022 i riflettori sono puntati sul maestro spagnolo Velázquez e sul suo monumentale "Ritratto di Maria Anna d’Austria".

Sulla scia delle iniziative pensate per favorire la scoperta e la rilettura delle opere della sua collezione permanente, l'Accademia Carrara di Bergamo ospita, grazie a un importante prestito del Museo del Prado di Madrid, il celebre Ritratto di Maria Anna d’Austria di Diego Rodriguez de Silva y Velázquez. Al capolavoro, realizzato nei primi anni Cinquanta del Seicento, è dedicato, fino al 28 agosto 2022, uno spazio progettato ad hoc, dove prendono forma l'accostamento con un dipinto di proprietà dell'istituzione bergamasca e un approfondimento sulla moda e le usanze del tempo, frutto della collaborazione con la Fondazione Arte della Seta Lisio.IL DIPINTO DI VELÁZQUEZ A BERGAMO Il maturo Ritratto di Maria Anna d’Austria, simbolo della magnificenza della vita di corte spagnola, è esposto presso l’Ala Vitali del museo e l’allestimento è ideato dallo studio di progettazione De8_Architetti, di Mauro Piantelli e Barbara Ventura. Lo spazio espositivo, come una sorta di estensione fisica di quello pittorico, viene definito attraverso generosi drappeggi sospesi (che non toccano né il soffitto né il pavimento) capaci di suddividere la sala in modo fluido e dinamico e guidare così, in maniera scenografica, alla visione del capolavoro.DUE CAPOLAVORI A CONFRONTO La sontuosa opera di Velázquez è posta in dialogo con il dipinto della Carrara Ritratto di bambino. Il quadro, menzionato per la prima volta nel 1838, ancora oggi non presenta un’attribuzione definitiva e convincente. In origine erroneamente attribuita a Van Dyck e poi allo stesso Velázquez (si è ipotizzato che il protagonista possa essere il giovane principe Balthasar Carlos, a cui il maestro di Siviglia dedicò nel corso della sua carriera numerosi ritratti), l'opera potrebbe essere in realtà uno schizzo preso dal vivo e lasciato incompiuto da Velázquez e terminato, poi, dalla sua cerchia. Secondo Guillaume Kientz, direttore di Hispanic Society Museum & Library di New York e curatore, nel 2015, della grande retrospettiva su Diego Velázquez al Grand Palais di Parigi, sarebbe infatti da attribuire ad Alonso Cano, discepolo del grande pittore spagnolo. [Immagine in apertura: Velázquez, installation view at Accademia Carrara, Bergamo 2022. Photo Michele Nastasi]
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