Attraverso un percorso multidisciplinare che fonde poesia, pittura e rievocazione storica, l'esposizione in programma nei prossimi mesi tra Gorizia e Monfalcone si propone di esplorare il legame tra il poeta e la regione del Carso, da lui immortalata in poesia durante la Prima Guerra Mondiale.

Per tre lunghi anni, tra il 1915 e il 1918, il caporale Giuseppe Ungaretti prestò servizio nel Regio Esercito italiano su uno dei fronti più duri di tutta la Prima Guerra Mondiale, quello del Carso. Da questa esperienza dilaniante nacque un legame profondo e poetico fra il territorio friulano e il grande poeta, che a distanza di oltre cento anni sarà presto al centro della mostra Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l'anima del mondo, presso il Museo Civico di Santa Chiara di Gorizia e la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone. Attraverso reperti e testimonianze dell’epoca, un documentario inedito e le opere pittoriche di dodici artisti italiani contemporanei, la mostra intende ripercorrere la storia toccante di Ungaretti nelle doppie vesti di soldato e poeta.LA MOSTRA MULTIDISCIPLINARE SU UNGARETTI E IL CARSOIl progetto espositivo, curato da Marco Goldin e sviluppato su due sedi tra Gorizia e Monfalcone, sarà introdotto da un documentario che, unendo immagini d’epoca e filmati recenti, avvicina i visitatori all'esperienza tormentata di Giuseppe Ungaretti sul Carso. Il periodo trascorso dal grande poeta in questi luoghi fu fondamentale per la pubblicazione nel 1916 della sua prima raccolta di versi, Il porto sepolto. Accanto a documenti e testimonianze risalenti agli anni della guerra, la mostra presenta oltre novanta opere realizzate da dodici pittori italiani, chiamati a reinterpretare le poesie di Ungaretti, offrendo ai suoi versi una nuova chiave di lettura. Tale approccio multidisciplinare permette ai visitatori di indagare l'universo poetico di Ungaretti, esplorando le connessioni tra la sua drammatica esperienza al fronte e la sua produzione letteraria, offrendo al tempo stesso un ritratto sfaccettato e completo di uno dei principali protagonisti della letteratura europea contemporanea.GORIZIA E NOVA GORICA, CAPITALI EUROPEA DELLA CULTURA 2025L’esposizione, che inaugurerà il prossimo 26 ottobre e resterà aperta al pubblico fino al 4 maggio 2025, si preannuncia come uno degli eventi culturali di spicco di GO! 2025, il programma di iniziative intraprese da Gorizia, che nel prossimo anno sarà Capitale Europea della Cultura insieme alla confinante città slovena di Nova Gorica: attraverso le due sedi espositive, i visitatori potranno osservare da vicino documenti, fotografie e testimonianze storiche sulle battaglie, i momenti di riposo e la vita in trincea. Grazie all’accurata analisi del contesto storico e alle reinterpretazioni offerte da dodici artisti contemporanei, tra cui Giovanni Frangi, Alessandro Papetti e Andrea Martinelli, la mostra darà vita a un dialogo aperto su temi di grande attualità, fondendo letteratura, arte e storia per celebrare la figura di Giuseppe Ungaretti.[Immagine in apertura: Alessandro Papetti, Giuseppe Ungaretti, 2023, olio su tela, cm 73 x 67]
PUBBLICITÀ