Terminata la prima fase del restauro del celeberrimo mosaico della battaglia di Isso, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli si affida a sistemi altamente tecnologici per raccontare il mito di Alessandro Magno in una veste completamente inedita.

L’imponente mosaico raffigurante l’epica battaglia di Isso, rinvenuto nel 1831 all’interno della cosiddetta Casa del Fauno di Pompei, rappresenta senza dubbio uno dei tanti fiori all’occhiello della collezione custodita dal MANN di Napoli, un tesoro la cui conservazione ha richiesto un grosso intervento di restauro inaugurato lo scorso 4 marzo e conclusosi di recente. Nell’ottica di creare un dialogo ancora più stimolante con il pubblico, la fine dei lavori di restauro è coincisa con la decisione di incentivare l’interazione con il capolavoro pompeiano attraverso l’utilizzo di tecnologie altamente sofisticate. L’innovativa operazione, denominata Il Gran Mosaico, fa parte del più ampio progetto Il Museo accessibile: una delle diverse iniziative promosse dal Programma Operativo Nazionale (PON) “Cultura e Sviluppo” 2014-2020. Grazie alla collaborazione con Protom Group, specializzato in soluzioni hi-tech, il MANN inaugura una nuova fase, consolidando il proprio ruolo nell’ambito della divulgazione culturale. L’AVATAR DI ALESSANDRO MAGNO Concepito per garantire una adeguata fruizione dell’opera anche a chi è soggetto a particolari disabilità, l’attuale allestimento del mosaico si avvale non solo di nuovi pannelli e apparati didascalici, ma soprattutto di una importante implementazione multimediale che include tre video con sottotitoli – mirati a ripercorrere la storia e i processi di esecuzione dell’antico manufatto – e un sorprendente ologramma che riporta in vita il mitico condottiero. Attraverso la voce dello stesso direttore del museo, Paolo Giulierini, un avatar dalle sembianze alessandrine introduce lo spettatore all’interno di una narrazione suggestiva che ha come fulcro il leggendario scontro tra Alessandro il Grande e il suo avversario Dario III di Persia. Oltre a rappresentare un considerevole sforzo di promozione della cultura all’interno dei musei, espedienti simili contribuiscono all’apertura di un confronto sempre più necessario tra le Istituzioni storiche del nostro paese e l’inarrestabile avanzamento tecnologico, come sottolinea Giulierini: “Il MANN è sempre più digitale e accessibile grazie a questo progetto prezioso che affianca lo storico restauro del mosaico di Alessandro, accompagnandoci in una nuova fruizione della sezione dei mosaici. Grande cura scientifica, nuovi linguaggi e tecnologie, attenzione per l’inclusione, sono le linee guida di questi progetti, circa venti, che, partendo dalla copertura wi-fi del museo nel 2017, portano oggi al museo la realtà aumentata, con il macedone che racconta in ologramma le sue imprese. E altre sorprese ci attendono”. [Immgine in apertura:  L'ologramma di Alessandro Magno. Crediti Museo Archeologico Nazionale di Napoli / Giorgio Albano]
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