Alfredo Pirri firma a Firenze "Prospettive con orizzonti", monumentale installazione site specific all'aperto, realizzata sulla copertura dell'auditorium del Teatro del Maggio Musicale. Estesa per circa 2.270 metri quadrati, è scandita da una partitura di pieni e vuoti, con specifiche colorazioni, la cui genesi è da rintracciare nel tessuto urbano e architettonico cittadino.

L'interesse di Alfredo Pirri per gli spazi e le architetture ha acquisito una nuova "forma concreta" a Firenze. A un anno esatto di distanza dall'inaugurazione della Sala Auditorium del Teatro del Maggio Fiorentino, tenuta a battesimo dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e intitolata al Maestro Zubin Metha, è stata infatti svelata l'ultima opera dell'artista: Prospettive con orizzonti. Esito di una donazione alla città di Firenze, occupa la copertura del nuovo auditorium estendendosi su una superficie di circa 2.270 metri quadrati.A FIRENZE L'INSTALLAZIONE DI ALFREDO PIRRI  Il polo fiorentino vocato alla produzione musicale di alto livello, situato a ridosso del centro storico e del parco delle Cascine, si è dunque arricchito di un intervento site specific, visitabile secondo calendario. Progettato dallo studio ABDR Architetti Associati, che ha anche seguito l'iter costruttivo di Prospettive con orizzonti, il moderno complesso teatrale ha sostituto la precedente sede del Maggio, sul cui sito verrà prossimamente realizzato ii cosiddetto Teatro Luxury Apartments. Con il completamento dell'intervento di Pirri, Firenze possiede "un'opera d'arte permanente unica nel panorama dell'arte italiano, anche per dimensioni, che arricchisce tutta l'infrastruttura del Teatro", ha sottolineato il sindaco Dario Nardella. L'installazione, che riesce a coniugare arte e musica richiamando le ripartizioni, le linee e i volumi propri delle architetture rinascimentali e del tessuto urbano locale, negli intenti dell'autore vuole portare alla mente precise esperienze di attraversamento e conoscenza dello spazio.LE PAROLE DI ALFREDO PIRRI Secondo Pirri, infatti, Prospettive con orizzonti "fin dal suo esterno, si presenta al visitatore come un sito archeologico metafisico, oppure una cava di marmo dentro la quale è scavata una trincea utile all’estrazione del prezioso minerale. In ogni caso un sito dentro cui penetrare sovrastato da aree colorate sovrapposte come una copertura, un cappello protettivo, una serie di colaggi conservativi stesi a preservare il luogo dalla sua rovina". A formare l'intervento sono quattro zone distinte, una delle quali concepita come piazza/osservatorio e dotata di monumentale vasca di acciaio corten con specchi irregolari e rotti che riflettono il cielo. Nelle tre restanti aree, forme piene e vuote si susseguono dando vita a una sorta di "partitura" a cielo aperto, con caratteristiche materiche e cromatiche diverse ed effetti di luce mutevoli di giorno e di notte. "L’insieme di tutti gli elementi contribuisce a costituire un piano osservabile con prospettive differenti che si confronta con la città tutta intorno fino alla lontananza massima immaginabile", ha spiegato l'artista originario di Cosenza. [Immagine in apertura: photo Giorgio Benni]
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