All'interno del Parco archeologico del Colosseo, fino al 28 aprile 2024 un nuovo percorso espositivo introduce i visitatori al Foro Romano vero e proprio. Testimonianze iconografiche e oggetti legati alla stagione del Grand Tour, allestiti nel Tempio di Romolo, svelano l'identità di quest'area monumentale prima degli scavi promossi negli anni dell’Unità d'Italia.


Tra i paesaggi archeologici più significativi di Roma, in cui i resti di monumenti e architetture romane costituiscono una preziosa testimonianza dell'antica Urbe, il Foro Romano accoglie, fino al 28 aprile 2024, un nuovo allestimento temporaneo all'interno del Tempio di Romolo. Intitolato Lo sguardo del tempo. Il Foro Romano in età moderna, il percorso espositivo appena inaugurato approfondisce la storia del sito attraverso una serie di testimonianze iconografiche e una raccolta di oggetti legati alla cultura del Grand Tour e alla quotidianità di chi visse nel Foro. Una modalità che si traduce in una coinvolgente “introduzione” alla visita archeologica vera e propria.IL PERCORSO ESPOSITIVO NEL TEMPO DI ROMOLO A ROMA Tra stampe, quadri, libri, ventagli e piccoli mosaici, l'allestimento romano accompagna il visitatore alla scoperta dei dettagli e della storia del sito, focalizzandosi soprattutto sulla sua riscoperta nel Rinascimento, sui primissimi studi scientifici e progetti di sistemazione che vennero attuati nell'area e sul suo utilizzo come cava di materiali per la Roma moderna. Attraverso una selezione di disegni, stampe, fotografie e filmati riproposti in copia o in digitale, il percorso esplora anche l'importanza del Foro come ambita destinazione per gli eruditi del Grand Tour e come spazio politico durante l'età dei razionalismi e nella contemporanea civiltà di massa. L'obiettivo è quello di guidare il pubblico tra le migliaia di testimonianze scritte e iconografiche che, senza un'adeguato supporto, risultano per i visitatori difficili da leggere passeggiando soltanto all'interno del parco archeologico. LA STORIA DEL FORO ROMANO TRA '500 E '900 “L’idea di questo nuovo allestimento temporaneo nasce dalla volontà di potenziare e allargare la nostra capacità di raccontare ai visitatori i tanti valori culturali ancora inespressi del Parco. Il Foro Romano è stato forse il luogo e il paesaggio più rappresentato e amato della storia europea, ed è un luogo che appartiene di diritto a tutta l’umanità. Raccontare a chi lo visita oggi quale sia stato il suo aspetto e le sue funzioni nei secoli dell’età moderna ci aiuta a rendere il Parco archeologico del Colosseo un luogo della cultura sempre più condiviso, partecipato e inclusivo”, ha dichiarato Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo. “L’allestimento, che ci teniamo a sottolineare non è una mostra, è pensato come racconto visivo per tutti i visitatori del Parco. Grazie al semplice meccanismo dell’oggetto-memoria e al supporto delle immagini e di brevi testi vogliamo fornire alcune informazioni e spunti di suggestione e riflessione a chiunque voglia avvicinarsi alla storia dei nostri monumenti, per sentirsene meglio parte integrante”, ha concluso Alessio De Cristofaro, co-curatore del progetto insieme Roberta Alteri.[Immagine in apertura: Lo Sguardo del Tempo. Parco archeologico del Colosseo. Photo Simona Murrone]
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