A partire dal prossimo 26 maggio, uno dei più grandi disegni realizzati da Keith Haring sarà esposto dopo trent'anni allo Stedelijk Museum di Amsterdam. Lunga circa 38 metri, l'opera intitolata “Amsterdam Notes” rivela un lato meno conosciuto dello stile di Haring.

Era il 1986 quando Keith Haring, ormai celebre grazie ai suoi iconici omini danzanti e ai cani che abbaiano, decise di dare una svolta al proprio stile: allontanandosi in parte dalle figure che fino a quel momento avevano caratterizzato il suo linguaggio, realizzò il gigantesco disegno Amsterdam Notes. A partire dal prossimo 26 maggio, l’intervento dell'artista statunitense sarà esposto per la prima volta dopo quasi trent'anni nella IMC Gallery dello Stedelijk Museum di Amsterdam. IL DISEGNO DI HARING IN MOSTRA AD AMSTERDAM Lungo circa 38 metri, l'enorme disegno fu realizzato negli anni Ottanta proprio per lo Stedelijk Museum, in occasione della prima mostra personale di Haring nella sede museale olandese, e, oltre a essere uno dei più ampi pezzi da museo di Haring, rappresenta anche una preziosa testimonianza di alcuni aspetti stilistici meno conosciuti del celebre protagonista della street art. L’opera include infatti figure diverse rispetto ai tipici soggetti scelti dall'artista: mostri, creature fantastiche, arti vaganti, cervelli che camminano, figure antropomorfe e persino un pesce gigantesco, probabilmente un riferimento ironico al nome di Haring, cioè “aringa” in olandese. Amsterdam Notes racchiude alcuni dei temi sociali e politici più cari ad Haring, tra i quali spiccano la liberazione sessuale (evidente nella rappresentazione dei genitali femminili e maschili) e il potere opprimente della religione (espresso attraverso i crocifissi in fiamme). L’ARTE DI KEITH HARING Con uno stile immediatamente riconoscibile, caratterizzato da colori accesi e figure bidimensionali stilizzate, Haring ha saputo imporsi sulla scena internazionale grazie anche alla profondità dei messaggi sociali e politici veicolati attraverso i suoi lavori. Indimenticabili i Radiant boys e i Barking Dog, opere che hanno contribuito a renderlo un'icona in tutto il mondo. Nonostante la morte prematura a causa dell'AIDS, l'artista statunitense ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte contemporanea, affermandosi come una delle personalità più rivoluzionarie e acute del Novecento. [Immagine in apertura: Keith Haring drawing Amsterdam Notes in the Stedelijk Museum, Amsterdam, 1986. Photo Rob Bogaerts. National Archives of the Netherlands / Anefo. Amsterdam Notes copyright © Keith Haring Foundation]
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