Corti sperimentali, pellicole in stop-motion, film realizzati con la tecnica della plastilina e documentari animati: dal 22 al 28 luglio torna a Bagheria, in Sicilia, il festival dedicato all’animazione contemporanea, l’"Animaphix – Nuovi Linguaggi Contemporanei Film Festival".

Il cinema d’animazione non è soltanto un genere che si rivolge ai più piccoli: è una vera e propria forma d’arte prolifica e profonda, in grado di veicolare messaggi importanti con efficacia e semplicità, e che spesso richiede una straordinaria competenza "artigiana". Per scoprire questo mondo basta darsi appuntamento a Bagheria, in Sicilia, dove negli spazi di Villa Cattolica, sede del Museo Guttuso, si svolge Animaphix – Nuovi Linguaggi Contemporanei Film Festival. La decima edizione prende il via dal 22 al 28 luglio.LA NUOVA EDIZIONE DI"ANIMAPHIX FESTIVAL" IN SICILIANei sei giorni di festival si susseguiranno ben 92 pellicole (di cui 52 film in gara e 33 anteprime nazionali e internazionali). Trovano ampio spazio le cinematografie emergenti, le produzioni indipendenti e i film che difficilmente riusciamo a vedere nelle sale dei grandi cinema. E poi ancora retrospettive tematiche dedicate ai grandi autori: tra queste spicca il focus incentrato sull’opera in pittura animata del regista bulgaro (ma canadese d’adozione) Theodore Ushev, al quale sarà consegnato il Premio Renato Guttuso 2024. Sono cinque le sezioni della kermesse: Nazionale, Internazionale, Pittura Animata, Anidoc ed Experimental. Nella prima troviamo titoli quali Impossible Maladies, lavoro in stop-motion dei fratelli Alice e Stefano Tambellini, e ancora il lavoro collettivo curato da Beatrice Mazzone intitolato Projections #2 – Water?, che invita a riflettere sulla questione ecologica e sull’acqua come risorsa a rischio. Nella categoria Internazionale spicca invece, tra gli altri, Joko della polacca Izabela Plucinska, realizzato con la tecnica di animazione di plastilina che caratterizza la maggior parte dei suoi pluripremiati film.IL FESTIVAL DI ANIMAZIONE CONTEMPORANEA A BAGHERIAC’è poi la sezione Pittura Animata, in cui confluiscono 13 film (di cui 9 in anteprima nazionale) magistralmente eseguiti con una minuziosa e paziente tecnica pittorica: tra questi La Voix des Sirènes del maestro dell’animazione italiana Gianluigi Toccafondo e il lavoro dell’artista sardo residente a Berlino Paolo Bandinu, che presenta il cortometraggio Where there is Shadow there must be light. Anidoc passa invece in rassegna i documentari animati, come A Visualization of a Cut della danese Claudia Munksgaard-Palmqvist, risultato del montaggio di filmati amatoriali di diverse famiglie, ma anche The Black Pomegranate, del regista iraniano Ali Zare Ghanatowi, che rende omaggio a una giovane donna desiderosa di libertà e giustizia. Infine, la sezione Experimental racchiude le sperimentazioni più particolari e creative, tra cui l’opera video-sonora Glass House di Boris Labbé. Parallelamente trovano spazio le installazioni e le opere di arti visive, e ancora la VR Zone, la sezione dedicata ai film realizzati in realtà virtuale firmati da Wiola Sowa, Théodore Ushev e Leonardo Carrano.[Immagine in apertura: Delwyn Jude Remedios. Something More | Qualcosa di più]
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