Sito in un ex carcere ristrutturato, il centro d’arte contemporanea fiorentino MAD-Murate Art District festeggia 10 anni di attività con “Open MAD”. Dal 23 al 27 ottobre si susseguono incontri, laboratori, performance e installazioni uniti dal filo rosso dell’arte intesa come mezzo di “cura”, inclusione sociale, benessere e innovazione.

Nato nel marzo del 2014, il MAD-Murate Art District è il primo centro di arte contemporanea e residenze d’artista di Firenze: sorto negli spazi restaurati dell’ex carcere cittadino, l’hub culturale offre da ormai dieci anni un ricco cartellone di mostre, incontri, approfondimenti critici, performance, workshop e progetti di arte pubblica, sempre con un approccio fortemente interdisciplinare. Dal 23 al 27 ottobre, il centro taglia il traguardo del suo primo decennio di attività con Open MAD: 5 giorni di incontri, laboratori, performance e installazioni che sottolineano il valore dell’arte come mezzo di inclusione sociale, benessere e innovazione.IL MAD DI FIRENZE COMPIE 10 ANNIGli eventi in programma, focalizzati sul concetto di “cura”, inteso sia come esperienza artistica che come importante processo di trasformazione sociale, prendono il via il 23 ottobre con il convegno Cura della Cura, un’immersione nel ruolo dell’arte per l’avanzamento del benessere comunitario. Guidato da esperti di neuroscienze come Zaira Cattaneo ed Elvira Brattico, il convegno vedrà i contributi di figure accademiche e professionali di spicco. La giornata inaugurale prosegue con una lettura di testi della celeberrima danzatrice statunitense Isadora Duncan, la brillante performance teatrale Roccu ‘u stortu, e la presentazione del libro di Mariana Ferratto Libertà clandestine, introdotta da una discussione sulla ricerca scientifica legata al welfare culturale.IL PROGRAMMA DI “OPEN MAD”La giornata seguente offrirà un ricco programma di attività, tra cui il laboratorio radiofonico di Fango Radio e un workshop teatrale tutto al femminile. Il 25 ottobre sarà animato da un laboratorio di teatro sensoriale, una performance di danza del Pulse Program di Opus Ballet e la presentazione del progetto di residenza artistica della regista e artista visiva Irene Dionisio, vincitrice del bando di residenze MAD 2024 Regenerating Territories. Il giorno seguente sarà dedicato alla partecipazione e all'inclusione, con esperienze interattive e performance corali. La rassegna si chiuderà in bellezza con le visite guidate al Murate Art District, offrendo un’opportunità unica per esplorare il lavoro degli artisti in residenza. Le installazioni dei vari autori offriranno un viaggio attraverso le celle storiche del complesso, celebrando l’arte in un contesto ricco di storia e cultura.[Immagine in apertura: MAD-Murate Art District, Sala Ketty La Rocca]
PUBBLICITÀ