Dal 23 giugno prossimo il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno offrirà al pubblico l'opportunità di ammirare la "Maddalena penitente", il dipinto recentemente attribuito all'artista, di cui ricorre quest'anno il secondo centenario della morte.

Ha suscitato l'interesse dei tanti appassionati dell'arte di Antonio Canova la notizia del ritrovamento di un dipinto che, in seguito a un minuzioso lavoro di analisi e ricerca, è stato attribuito proprio al celeberrimo artista originario di Possagno. L'opera in questione, appartenente a privati, è un dipinto a olio su tela di 105 x 81 centimetri, ispirato alla figura della Maddalena penitente, ritratta in ginocchio, con lo sguardo rivolto al crocefisso, e incorniciata da una parete rocciosa. Gli esperti del Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno hanno potuto confermare la paternità di Antonio Canova solo dopo aver riportato il dipinto alle condizioni originarie, ripulendolo dagli strati apposti sulla superficie dell'opera durante i precedenti restauri. Inizialmente di difficile lettura, il dipinto ha poi rivelato una serie di affinità con le opere autografe di Canova.LA MADDALENA PENITENTE DI ANTONIO CANOVA Le analisi scientifiche sono state affiancate da ricerche storico-artistiche presso la biblioteca e l’archivio del Museo di Possagno, che hanno permesso di rintracciare l’esistenza di un dipinto di Canova raffigurante la Maddalena attraverso le voci di spesa nei libri contabili e i passaggi di proprietà avvenuti nel corso dei decenni. L'opera è stata inoltre citata da persone incluse nella cerchia dell'artista e dai svariati suoi biografi, quali Giuseppe Falier, figlio del primo mecenate e protettore di Canova, e Melchior Missirini. Sul fronte iconografico, dalle ricerche è emerso che Canova dipinse una tela avente come soggetto la Maddalena durante il soggiorno a Possagno nel 1798-99, e che Luigia Giuli, la sua governante, ne trasse una copia oggi conservata presso l’Accademia di San Luca a Roma. L’opera, incisa da Antonio Zecchin su disegno di Carlo Paroli, riporta l’indicazione: “Antonio Canova dipinse”. L'attribuzione, confermata dalla direttrice del museo di Possagno Moira Mascotto, e condivisa da Vittorio Sgarbi, presidente di Fondazione Canova onlus e presidente del comitato per le celebrazioni di Canova nel duecentesimo anniversario della morte, e da Stefano Grandesso, membro del Comitato di Studi della medesima Fondazione, è esito della collaborazione con l’Università di Bologna e il Centro Interdipartimentale di Ricerca "Studio e Conservazione dei Beni Archeologici, Architettonici e Storico Artistici" – CIBA dell’Università di Padova. [Immagine in apertura: Antonio Canova, Maddalena penitente, olio su tela. Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno (TV)]
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