Ci ha lasciati oggi, all’età di 84 anni, una delle figure più influenti e colte del panorama culturale italiano: lo storico dell’arte di fama mondiale Antonio Paolucci. Era stato il primo soprintendente al Polo Museale Fiorentino e direttore dei Musei Vaticani dal 2007 al 2016.


Il mondo della cultura piange lo storico dell’arte Antonio Paolucci, scomparso oggi, 5 febbraio, a Firenze, all’età di 84 anni. Tra i massimi esperti del Rinascimento italiano e critico d’arte di fama mondiale, Paolucci era una delle figure più eminenti e colte del panorama culturale contemporaneo. Allievo di Roberto Longhi, altro “mostro sacro” della disciplina storico-artistica, Paolucci è stato il primo soprintendente al Polo Museale Fiorentino, nonché direttore dei Musei Vaticani dal 2007 al 2016.CHI ERA ANTONIO PAOLUCCI Nato a Rimini il 29 settembre 1939, Antonio Paolucci studia a Firenze con Longhi, per poi specializzarsi, sempre in Storia dell’Arte, a Bologna, sotto l’ala di Francesco Arcangeli. Affermandosi rapidamente come critico e museologo a livello internazionale, lo storico si dedica con perseveranza alla tutela, alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio artistico italiano.  Dal 1980 al 1986 è soprintendente per i Beni Artistici e Storici prima a Venezia, poi a Verona e infine a Mantova, mentre dal 1986 al 1988 ricopre il ruolo di direttore dell'Opificio delle Pietre Dure a Firenze. Nel 1988 viene nominato soprintendente ai Beni Artistici e Storici di Firenze, Prato e Pistoia, mentre tra il 1995 e il 1996 ricopre il ruolo di ministro per i Beni Culturali. "Con la scomparsa di Antonio Paolucci, l'Italia perde un uomo di cultura appassionato e rigoroso, un instancabile studioso che ha dedicato la sua vita alla tutela, alla promozione e alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale. Alla famiglia e ai suoi cari le più sentite condoglianze”, ha dichiarato l'attuale ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
PUBBLICITÀ