La dimora di Tito Macro, ricca di splendidi mosaici, apre le sue porte: un'occasione per scoprire l'incomparabile eleganza delle antiche domus romane.

La domus di Tito Macro ad Aquileia, una delle più grandi del vasto sito archeologico friulano Patrimonio dell'Umanità Unesco sin dal 1998, apre le sue porte a visitatori e appassionati della storia romana. La domus si trova nei pressi di piazza Capitolo, nell'area archeologica dei fondi Cossar. La superficie di 1700 metri quadrati ne fa una delle più ampie residenze private mai rinvenute nel nord Italia: l'edificio infatti misura ben 77 metri in lunghezza e 25 in larghezza, ed è racchiuso nel sedime compreso tra due strade lastricate facenti parte del regolarissimo impianto urbanistico a reticolo che contraddistingueva gli insediamenti romani di fondazione. LA DOMUS DI TITO MACRO AD AQUILEIA La domus di Tito Macro venne scavata dapprima negli anni Cinquanta del Novecento, ma ulteriori interventi furono intrapresi in epoca più recente dall'Università di Padova, tra il 2009 e il 2015. Gli studi compiuti sulla struttura hanno permesso di ricostruirne la storia: la domus venne edificata nel I secolo a.C. e fu abitata fino al VI secolo, quando fu abbandonata probabilmente in occasione del sacco di Aquileia perpetrato dal temibile Attila. L'edificio era di proprietà di un facoltoso abitante di Aquileia, Tito Macro: l'identificazione è avvenuta in seguito al ritrovamento di un blocco di pietra che recava l'iscrizione “T. MACR”. L'edificio presentava un ingresso da ovest attraverso il classico atrio con quattro colonne e un impluvium centrale. Il tablinum, la sala di ricevimento del padrone di casa, è allineato con l'ingresso ed è arricchito da pregevolissimi mosaici. Il retrostante giardino è circondato da un corridoio porticato e da mosaici di eccellente fattura e mostra le tracce di una fontana. Sul giardino si apriva una grande sala di rappresentanza, nonché il triclinium, dove i padroni di casa e i convitati consumavano i pasti sdraiati e disposti su tre tavoli disposti a ferro di cavallo. Il cubiculum, o la stanza da letto, si trovava a sud, mentre a nord si trovava la cucina. La parte orientale era utilizzata da alcune botteghe, tra le quali anche quella di un panettiere. LA STORIA DI AQUILEIA Aquileia era una delle città romane più grandi del nord Italia, e non è strana la presenza di numerose domus di grandi dimensioni. La città venne fondata nel 181 a.C. come colonia militare e nel corso dei secoli successivi raggiunse un'enorme prosperità, favorita dalla sua posizione strategica e dalla presenza del porto fluviale. Elemento fondamentale all'interno di un complesso scacchiere geopolitico, la città venne rafforzata con delle imponenti mura di difesa. Nel 395 d.C., alla morte di Teodosio, Aquileia, secondo alcune stime, era, dopo Roma, Mediolanum e Capua, una delle città più importanti d'Italia. Fu soltanto nel 452, durante un lungo assedio da parte di Attila, re degli Unni, che l'ascesa della città ebbe una brusca battuta di arresto. L'occasione di visitare la domus è particolarmente ghiotta per compiere un viaggio nel tempo alla scoperta di un'epoca d'oro per la città di Aquileia. L'edificio sarà aperto durante la settimana dalle 10 alle 16 e nel fine settimana e nei festivi fino alle 17. A marzo e ottobre sarà aperto fino alle 18 e in estate fino alle 19. [Immagine in apertura: Photo © A. Buldrin]
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