L'architettura del castello di Fontainebleau svelata in una grande mostra
ARCHITETTURA
Si intitola "Fontainebleau, portraits d'un château" la mostra che, allestita nelle sale della prestigiosa residenza reale francese, ripercorre la storia e l'architettura del castello. Tra incisioni, disegni e acquarelli, l'esposizione restituisce un ritratto esaustivo della dimora rinascimentale e del modo in cui, nei secoli, è cambiata.
Tra le più suggestive dimore rinascimentali, abitata da eminenti sovrani francesi come Francesco I e Napoleone III, e riconosciuta come patrimonio mondiale dall'UNESCO, il Castello di Fontainebleau accoglie all'interno dei suoi prestigiosi spazi un nuovo percorso espositivo. Intitolata Fontainebleau, portraits d'un château e visitabile fino al 4 marzo 2024, la mostra riunisce una selezione di oltre 250 opere: provenienti dalle collezioni del castello, ripercorrono la storia e l'evoluzione architettonica nel corso dei secoli di questo autentico gioiello.STORIA E ARCHITETTURA DEL CASTELLO DI FONTAINEBLEAU
Tra disegni, incisioni, inchiostri, carboncini, acquerelli e gouache, l'esposizione francese accompagna il visitatore in una vera e propria passeggiata alla scoperta dei dettagli e dei vari spazi del castello: dai cortili ai giardini, dagli splendidi decori interni alle fontane. Curato da Vincent Cochet, l'itinerario fa luce anche sui documenti che testimoniano la storia dell'architettura della residenza e le sue evoluzioni: dalla gestione del palazzo, fino ai progetti di trasformazione, di restauro e alle porzioni demolite e ormai perse. Ad arricchire la rassegna sono anche due modelli storici in grande scala del castello stesso che, oltre a restituire un affascinante e completo ritratto della dimora reale, poi divenuta nel XIX secolo un punto di riferimento insostituibile per architetti, pittori e scultori, evidenziano anche il modo in cui la struttura, nei secoli, è cambiata.IL CASTELLO DI FONTAINEBLEAU TRA DISEGNI, FOTO E INCISIONI
Protagoniste della mostra francese sono soprattutto le incisioni che, prima dell'avvento della fotografia, rappresentavano lo strumento ideale per immortalare e ritrarre il castello in tutto il suo splendore, evidenziandone le originali decorazioni e gli sfarzosi giardini. Realizzate da artisti del calibro di Israël Silvestre, Adam Pérelle e Jacques Rigaud, offrono oggi una preziosa" fotografia" del castello e dei suoi tesori architettonici. Oltre a essere un polo artistico di indiscusso rilievo, meta per eccellenza di maestri come Eugène Delacroix, il castello – come testimoniano le opere in mostra - rappresentava anche lo scenario ideale per i grandi eventi della monarchia francese e del Primo e del Secondo Impero: il palazzo ospitò infatti il battesimo di Luigi XIII, l'abdicazione di Napoleone I, i ricevimenti delle principesse e persino le battute di caccia, gli spettacoli di fuochi artificiali e gli eventi teatrali. Conclude Fontainebleau, portraits d'un château un approfondimento sulla diffusione dell'immagine del castello nella seconda metà dell'Ottocento, in particolare attraverso la fotografia e parallelamente allo sviluppo del turismo.[Immagine in apertura: La Galerie de Diane à Fontainebleau, 1839 © RMN-Grand Palais - Adrien Didierjean]