Sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, Palazzo Lanfranchi a Matera ha riaperto al pubblico con un allestimento permanente rinnovato. Un progetto architettonico e curatoriale all’insegna dell’innovazione tecnologica, della multimedialità e dell’accessibilità.

Edificato nel 1668 per volere del vescovo Vincenzo Lanfranchi, lo storico Palazzo Lanfranchi è la più importante espressione dell’architettura barocca nella città di Matera; dal 2003 è la sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata. Dopo un significativo intervento di restauro e valorizzazione, l’edificio riapre finalmente le porte al pubblico con spazi espositivi rinnovati.A MATERA RIAPRE IL MUSEO NAZIONALE D’ARTE MEDIEVALE E MODERNA DELLA BASILICATAAll’esterno, i lavori hanno puntato a far risplendere le superfici e i dettagli originali, come le epigrafi sugli architravi delle finestre. All’interno, gli spazi sono stati dotati di un nuovo allestimento per la collezione permanente che agevola e migliora la fruibilità delle opere (anche grazie alle tecnologie multimediali introdotte), destinando particolare attenzione all'accessibilità per tutte le categorie di visitatori. Due maestri del Novecento sono protagonisti di altrettante sale al piano terra: una, curata da Daniela Fonti, riunisce le celebri opere di Carlo Levi (compresa la monumentale tela Lucania '61); l’altra, a cura di Maria Adelaide Cuozzo, raccoglie i dipinti di Luigi Guerricchio. Al primo piano, invece, sono fruibili la sezione Arte del territorio, che riunisce un gruppo di opere locali di arte sacra dal Medioevo al Settecento, e la prestigiosa collezione di pittura napoletana seicentesca raccolta nell'Ottocento da Camillo d’Errico.LE NUOVE TECNOLOGIE NELL’ALLESTIMENTO DI PALAZZO LANFRANCHIAll’insegna dell’innovazione tecnologica, il museo si dota anche di tre nuove sale multimediali: uno spazio immersivo che impiega l’intelligenza artificiale per far interagire il visitatore con i dipinti di Carlo Levi, un’introduzione video alle opere di Luigi Guerricchio (narrata in prima persona dall’artista), e infine – nella sala della pinacoteca di Camillo d'Errico – un’esperienza multisensoriale con due tavoli multimediali touch screen per imparare giocando. “Grazie agli interventi realizzati”, ha dichiarato Annamaria Mauro, Direttrice dei Musei nazionali di Matera, “non solo restituiamo al pubblico uno spazio ricco di storia e arte, ma lo rendiamo più inclusivo e accessibile, in linea con la nostra visione di un museo aperto e partecipativo. Siamo certi che le innovazioni introdotte e le nuove modalità di fruizione sapranno affascinare i visitatori, stimolando un dialogo più profondo con le opere esposte”.[Immagine in apertura: credit I Musei nazionali di Matera]
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