Per volere della famiglia, a Torino – sua città natale –, sarà conservato e valorizzato un corpus di materiali di varia natura che il musicista, compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso ha raccolto nel corso della sua trascinante carriera.


A due anni dalla scomparsa, presso il centro culturale Polo del ‘900 di Torino, ha trovato casa – grazie al lascito dei familiari – il Fondo Ezio Bosso: oggetti privati, spartiti, fotografie, poesie, lettere, suoni e pitture che il compositore e musicista ha raccolto e collezionato nel corso della sua vita. L’archivio, in corso di digitalizzazione per consentirne la massima fruizione anche online, sarà custodito dalla Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, che si occuperà della sua catalogazione e valorizzazione. IL GRANDE ARCHIVIO DI EZIO BOSSO La costituzione dell’archivio personale di Ezio Bosso non vuole però essere una semplice commemorazione dell’artista, quanto piuttosto l’avvio di un cammino capace di restituire la grandezza culturale e intellettuale di Bosso a un pubblico trasversale. La poliedrica raccolta costituisce, infatti, un bene multiforme per lo studio e la ricerca sulla sua musica, ma anche un importante archivio utile a ispirare progetti di impatto culturale e sociale futuri. Uno strumento prezioso non solo per gli esperti di musica ma per tutti gli appassionati. EZIO BOSSO E LA “SUA” TORINO In questi anni sono state molte le iniziative dedicate a Bosso da parte della città di Torino, come, per esempio, la scelta da parte della Commissione Toponomastica comunale di intestare al musicista – già nel 2020 – i giardini di piazza Statuto, in cui Ezio si ritrovava con la sua band giovanile. Inoltre, in occasione del secondo anniversario della morte del musicista – il 16 maggio –, la Filarmonica di Torino gli dedicherà un concerto al Teatro Regio diretto dal maestro Michele Gamba. [Immagine in apertura: Italian musician and composer Ezio Bosso performs live on stage during Piano Lessons: Ezio Bosso At Ogr in Turin on December 2, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images for OGR)]
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