I grandi furti dell'arte
ARTE
Art Crimes – Ep. 1 – Van Gogh: Amsterdam
Martedì 19 dicembre – dalle ore 21:15
Dietro l'affascinante mondo dell'arte si nascondono sorprese, curiosità, capolavori e persino misteri ed enigmi. A fare luce su alcune oscure vicende è Art Crimes, la docu-serie firmata Sky che accompagna lo spettatore alla scoperta dei più clamorosi furti d'arte internazionali del nostro secolo. In onda su Sky Arte martedì 19 dicembre, gli episodi della serie definiscono un inedito itinerario europeo che, attraversando alcune delle più importanti città del continente – da Berlino ad Amsterdam, fino a Budapest e ad Atene –, fa luce sulla scomparsa, sulle indagini e talvolta sul ritrovamento di iconici capolavori rubati. Il sipario si alza, alle ore 21:15, su Van Gogh: Amsterdam, 2002. La puntata indaga il furto di due dipinti del maestro olandese rubati nel 2002 nella capitale dei Paesi Bassi; sono stati recuperati oltre dieci anni dopo, nel 2016.Alle ore 22:15 è quindi la volta di Caravaggio: Palermo, 1969. Da un vecchio oratorio palermitano sparisce improvvisamente la Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi, opera del celebre pittore lombardo. Nel 2016 una nuova indagine torna sul caso e riesce, con la collaborazione di due boss mafiosi ora nelle mani della giustizia, a ricostruire finalmente ciò che accadde all'ultimo Caravaggio. La programmazione continua, alle ore 23:15, con Munch: Oslo, 1994, l'episodio che esamina il furto dell'iconico L'urlo di Edward Munch dalla National Gallery di Oslo. Grazie a un'operazione sotto copertura della Scotland Yard e della polizia norvegese, il ladro e i suoi complici vengono incastrati.
Il “viaggio” si chiude, alle ore 00:15, con Raffaello: Budapest, 1983. Nel pieno della Guerra Fredda, dal Budapest Museum scompaiono ben sette capolavori del Rinascimento italiano, tra cui la celebre Madonna di Esterhazy. Quasi un anno dopo, le opere ricompaiono all'interno di un monastero greco: seguendo una pista, la polizia italiana e quella ungherese finiscono a Reggio Emilia, dove la banda di Giordano Incerti e Ivano Scianti aveva pianificato l’operazione.