​Ricorda una tenda ed è formata da aste lignee la nuova installazione di Arte Sella, il parco d'arte contemporanea immerso nei boschi della Valsugana. A firmarla sono i giovani progettisti di YACademy, guidati dallo studio MC A - Mario Cucinella Architects.

Luogo d'elezione per l'incontro fra le espressioni artistiche contemporanee e il patrimonio verde della Valsugana, in Trentino, Arte Sella non ha probabilmente bisogno di dettagliate presentazioni. Punto di riferimento da oltre trentacinque anni nel panorama internazionale, il parco raccontato dalla recente pubblicazione Dopo/After prosegue il proprio percorso di crescita e di trasformazione. Nello stesso tempo dimostra di saper superare anche sfide complesse e imprevedibili, come il distruttivo passaggio della Tempesta Vaia, nel 2018, e la recente chiusura imposta dalla pandemia. Una capacità di rinnovarsi dimostrata anche negli ultimi mesi, con l'organizzazione di Un albero, una ciaccona - ovvero "il primo concerto in presenza pagato in alberi" - e con l'intervento installativo che gli studenti di YACademy hanno elaborato sotto la tutorship dell’architetto Mario Cucinella e del suo studio.LA NUOVA INSTALLAZIONE DI ARTE SELLA Presentata nei giorni scorsi, la nuova installazione di Arte Sella è The Journey. A progettarla è stato il team formato da Afreen Ali, Anna Collatuzzo, Arezoo Mohepour, Juan Salamanca Balen e Paula Strieder, cinque studenti dei corsi in Architecture for Humanity e Architecture for Exhibition di YACademy, l'accademia d’alta formazione architettonica con sede a Bologna. La proposta sviluppata dal gruppo è stata selezionata fra quelle presentate in occasione del workshop A Door on a Better World, curato dalla stessa YACacademy e promosso da Scrigno. A descrivere l'esperienza di cui sono stati protagonisti i giovani progettisti è lo stesso Cucinella, che con lo studio MC A - Mario Cucinella Architects ha coordinato il percorso di definizione dei concept creativi per Arte Sella. "'The Journey' mostra la loro capacità di andare oltre il limite dell’oggi e saper immaginare al di là degli schemi consolidati. Questo atteggiamento può davvero determinare un cambiamento e può aprire visioni del futuro inattese", ha osservato l'architetto, commentando il lavoro svolto.UN'ARCHITETTURA NOMADE E IN LEGNO  Evocata dal nome dell'installazione, la dimensione del viaggio si manifesta in modo compiuto all'interno dell'opera. Dopo aver percorso un tragitto anulare, una volta dentro The Journey il visitatore ha l'opportunità di misurarsi con un'architettura archetipica e protettiva, formata da aste lignee che convergono verso l'alto a formare una sorta di tenda. Lo sguardo e la mente sono liberi di perdersi nella contemplazione del cielo e della natura circostante, ponendosi in ascolto del luogo e del proprio "io". Si può così intraprendere una sorta di esplorazione meditativa o concedersi una pausa nel verde trovando posto nella seduta interna; a formarla è un grande masso proveniente dal torrente Moggio, situato a pochi metri. La sostenibilità e l'attenzione verso la sorte del pianeta nel prossimo futuro sono stati i due capisaldi del workshop di progettazione. Proprio per questo nella costruzione di The Journey si è prestato attenzione al principio del "Climate Positive", prevedendo di assorbire più gas serra di quello emesso in fase di realizzazione. Un obiettivo raggiunto associando all'installazione una serie di interventi manutentivi nelle foreste della Val di Sella, che includono nuove piantumazioni anche nelle vicinanze dell'opera.  [Immagine in apertura: The Journey - Photo Giacomo Bianchi - Arte Sella 2021]
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