Nel 50esimo anniversario del Creative Growth Art Center – associazione californiana che promuove la creatività di artisti con disabilità –, il MoMA di San Francisco acquisisce 100 opere della sua collezione, con l’obiettivo di favorire l’inclusività. In programma, nei prossimi tre anni, anche una serie di eventi e mostre.

Dal 1974, l'associazione californiana Creative Growth Art Center si occupa di promuovere la creatività di artisti disabili, fornendo loro il supporto di professionisti del settore, materiali di qualità e uno spazio dove poter dare forma alle proprie opere. Negli anni, il centro ha aiutato centinaia di artisti a sviluppare uno stile personale e a esporre i propri lavori in alcune delle più affermate realtà museali degli Stati Uniti. E adesso, nell’anno del suo 50esimo anniversario, l’organizzazione non profit attiva una delle sue collaborazioni più importanti ed estese: quella con il MoMA di San Francisco. ARTE E INCLUSIVITÀ AL MOMA DI SAN FRANCISCO La partnership con il SFMoMA è stata sancita dall’acquisizione, da parte del museo, di ben cento opere realizzate da artisti disabili, seguita da un programma espositivo dalla durata triennale, che prenderà il via nel corso del 2024.  L’obiettivo dell’iniziativa è dare finalmente visibilità ad artisti con disabilità fisiche e cognitive, favorendo l’inclusività in un sistema, quello dell'arte, spesso elitario ed esclusivo. Infatti, sottolinea Ginger Shulick Porcella, direttore esecutivo del Creative Growth, “per troppo tempo le istituzioni artistiche hanno ignorato gli artisti con disabilità, persone di talento che non possono più essere relegate nella categoria degli ‘outsider’, poiché occupano saldamente le pareti dei musei di tutto il mondo”. LA PRIMA MOSTRA IN PROGRAMMA AL SFMOMA La prima mostra in programma sarà presentata nella primavera del 2024, e includerà le opere degli artisti californiani Joseph Alef, Camille Holvoet, Susan Janow e Dwight Mackintosh, realizzate con le tecniche più disparate (dalla pittura acrilica ai pastelli a olio e al video, passando per la ceramica e il disegno). E non solo: per l’occasione, verrà svelata al pubblico anche un’opera site specific appositamente commissionata dal museo a William Scott – pittore noto per i suoi murales dedicati alla vibrante San Francisco –, che entrerà a far parte del progetto Bay Area Walls del SFMoMA.[Immagine in apertura: William Scott, Untitled, 1998; San Francisco Museum of Modern Art, purchase, by exchange, through a gift of Mr. and Mrs. Louis Honig; photo: courtesy Creative Growth Art Center]
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