Le “visioni” di Jean Dubuffet e dell’Art Brut approdano a Milano
ARTE
La portata rivoluzionaria del concetto di arte “grezza”, introdotto da Jean Dubuffet nel secondo dopoguerra, viene celebrata da una ricca retrospettiva in corso al Mudec. A essere posta in risalto è la sorprendente potenza espressiva di oltre 70 opere provenienti dalla Collection de l’Art Brut di Losanna.
Era il 1945 quando Jean Dubuffet, pittore e scultore francese appassionato di arte naïf e primitiva, iniziò a collezionare opere di artisti non professionisti e autodidatti, spesso affetti da disturbi psichici di varia natura. Da quella raccolta iniziale, arricchita nel corso degli anni e divenuta ufficialmente nel 1976 la Collection de l'Art Brut, prende le mosse il progetto espositivo autunnale in programma al Mudec – Museo delle culture di Milano, dal titolo Dubuffet e l'Art Brut. L'arte degli outsider. Sono più di settanta i lavori riuniti in occasione di questa mostra, visitabile fino al 16 febbraio 2024: dipinti, disegni, sculture e opere di altro formato selezionati per restituire al pubblico italiano una panoramica straordinaria dell’Art Brut, evidenziando tutta l’energia creativa di una forma espressiva i cui principali esponenti sono assoluti “outsider” del mondo dell’arte.A MILANO LA GRANDE MOSTRA SULL’ART BRUTPartendo dalla definizione iniziale del concetto di Art Brut, la mostra al Mudec si propone di esplorare tanto gli esiti artistici dei lavori realizzati in prima persona dal suo ideatore, Jean Dubuffet, quanto le opere di quelli che egli considerava “i primitivi del XX secolo”. Nell'accezione dell'autore si tratta di persone spesso ai margini della società, artisti privi di qualsivoglia filtro o preconcetto culturale, interessati a una rappresentazione del mondo ricca di fantasia e lontana dalle convenzioni accademiche. L’esposizione accompagna i visitatori alla scoperta di artisti come Aloïse Corbaz, Adolf Wölfli e Carlo Zinelli, i cui nomi sono ancora poco noti al grande pubblico, ma le cui opere riflettono la diversità e la complessità di un movimento artistico sui generis per definizione. Un'esperienza all’interno della quale si intrecciano senza soluzione di continuità temi, approcci e tecniche di natura diversissima, legati dal filo comune dell’assoluta spontaneità del gesto artistico.AL MUDEC OLTRE 70 OPERE DI DUBUFFET E DI ALTRI “OUTSIDER” DELL’ARTEConcepita e allestita in stretta collaborazione con la Collection de l'Art Brut di Losanna, che dagli anni Settanta rappresenta il punto di riferimento principale per gli appassionati di questa corrente artistica, la retrospettiva offre un'opportunità unica per esplorare i lavori realizzati da alcuni tra i più importanti "outsider" dell’arte contemporanea. Grazie all’accorto lavoro di selezione e allestimento di opere create da artisti provenienti da ogni parte del mondo, la mostra Dubuffet e l'Art Brut riesce a coinvolgere il pubblico, avvicinandolo a una comprensione più profonda e completa di un’espressione artistica “pura” e immediata.[Immagine in apertura: vista dell’allestimento della mostra Dubuffet e l’Art Brut. L’arte degli outsider. Photo Carlotta Coppo]