La casa d’aste Cambi ha fatto parlare di sé in seguito alla sessione di vendite dello scorso 14 dicembre a Milano. Protagonista assoluro è stato nientemeno che lo scheletro di un dinosauro. Chiamato Henry, l’antico esemplare di Hypacrosaurus è stato venduto per la cifra di 300mila euro.

Quali sono le nuove frontiere del collezionismo in Italia? A questa domanda sembra rispondere la casa d’aste Cambi che, dopo il successo dell’ultima sessione di vendite tenutasi a Milano lo scorso 14 dicembre, tratteggia il panorama del collezionismo italiano contemporaneo. Protagonista assoluto della recente asta è infatti lo scheletro di un gigantesco rettile preistorico, ribattezzato Henry: un esemplare lungo quattro metri di Hypacrosaurus vissuto 70 milioni di anni fa. Inserito all’interno di un lotto dedicato all’arte moderna e contemporanea, l’antico reperto è stato acquistato da un compratore italiano per l’esorbitante cifra di trecentomila euro. LA STORIA DI HENRY IL DINOSAURO Ma da dove viene il dinosauro Henry? Risalente al periodo del Cretaceo superiore (tra i 75 e i 67 milioni di anni fa), il mastodontico animale è stato rinvenuto da alcuni nativi della statunitense Blackfeet Indian Reservation in una cava situata nell'affioramento della Two Medicine Formation, nello stato del Montana. Appartenuto alla famiglia degli adrosauridi – cioè di quei dinosauri erbivori contraddistinti da un muso schiacciato molto simile al becco di un’anatra –, Henry si presenta come un esemplare piuttosto giovane, perfettamente ricomposto.  Il sensazionale dinosauro non è però il primo a essere battuto dalla casa d’aste italiana: risale infatti allo scorso febbraio la vendita di un Othnielosaurus alla medesima cifra assegnata a Henry. Ciononostante, sembra ancora lontano il superamento del record assoluto in questo settore. A detenere il titolo di “dinosauro più costoso della storia” è infatti Stan, un Tyrannosaurus rex – lungo quattro metri e alto dodici – battuto nel 2020 da Christie’s per la cifra astronomica di 31,8 milioni di dollari. LE ALTRE OPERE DEL LOTTO DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Il trionfo della recente sessione d’asta avvenuta nella sede milanese di Cambi si deve anche alla vendita di quattro dipinti risalenti al secolo scorso. Stiamo parlando dell’opera del 1954 di Piero Dorazio, Alzabandiera per Federico (venduto a 115mila euro), di T1973-E23 (eseguito da Hans Hartung nel 1973 e battuto per 120mila euro), di Riflessi sul paese di Romagna, del 1917 circa, di Roberto Marcello Baldessari (ceduto per 83mila euro), e del futuristico Seconda squadra atlantica su New York di Alfredo Gauro Ambrosi, datato 1933, che, partendo da una stima di 30mila euro, ha raggiunto il valore finale di 80mila euro. [Immagine in apertura: Hypacrosaurus sp. Cretaceo superiore, Campaniano. Riserva Indiana Blackfeet, Contea di Glacier, Montana, Stati Uniti, Two Medicine Formation. Stima: 250.000 - 280.000 euro. Venduto a: 300.000 euro]
PUBBLICITÀ