Sotheby's New York sta per proporre all’asta un capolavoro di Lucio Fontana, appartenente alla celebre serie "Concetto spaziale". Si stima che il raro dipinto, la cui vendita è fissata per il prossimo mese, possa valere tra i 18 e i 22 milioni di dollari.


Questo novembre, un raro dipinto del maestro del Novecento italiano Lucio Fontana sarà il protagonista assoluto della Contemporary Art Evening Auction di Sotheby's New York. Appartenente alla fondamentale serie di Fontana Concetto spaziale, La fine di Dio è una tela ovoidale dipinta di bianco, visceralmente bucherellata secondo l’inconfondibile poetica concettuale dell’artista. L'asta si terrà il 15 novembre: si stima che il dipinto possa raggiungere tra i 18 e i 22 milioni di dollari (il record è detenuto da un dipinto proveniente dalla stessa serie, battuto nel 2015 per 29,2 milioni di dollari).IL DIPINTO DI FONTANA ALL’ASTA DA SOTHEBY’S NEW YORK La rarità del dipinto deriva dalla sua provenienza privata. "Questo straordinario dipinto può essere considerato un capolavoro di una delle più grandi serie che Lucio Fontana abbia mai eseguito: Concetto spaziale, La fine di Dio. Testimonianza del genio e dell'instancabile innovazione di Fontana, queste opere arrivano solo raramente sul mercato e sono indubbiamente considerate fondamentali per i collezionisti dell'artista e dell'arte italiana del dopoguerra", ha infatti spiegato Claudia Dwek, Sotheby’s Chairman, Contemporary Art, Europe. Inoltre, tra i 38 dipinti monumentali di questa serie radicale, La fine di Dio è uno dei soli cinque esemplari della serie realizzati in bianco (un altro è nella collezione permanente dalla Fondazione Prada di Milano). Si tratta del colore ritenuto da Fontana come il "più puro, meno complicato, più comprensibile", in grado di colpire “immediatamente la nota di 'pura semplicità, pura filosofia, filosofia spaziale [e] 'filosofia cosmica”.LUCIO FONTANA E IL MOVIMENTO SPAZIALISTA Lucio Fontana realizzò questa serie tra il marzo 1963 e il febbraio 1964, in occasione di tre mostre fondamentali che si tennero a Zurigo, Milano e Parigi. All’epoca, il mondo aveva lo sguardo fisso sul cielo e sui misteri dello spazio sconosciuto: nel 1961, il cosmonauta russo Yuri Gagarin aveva orbitato per la prima volta intorno alla Terra e gli Stati Uniti avevano proclamato pubblicamente l'obiettivo di far atterrare un uomo sulla Luna. Anche Fontana portò nelle sue opere alcune delle nozioni legate a quelle scoperte: "Oggi è certo, perché l'uomo parla di miliardi di anni, di migliaia e migliaia di miliardi di anni da raggiungere, e allora, ecco il vuoto, l'uomo è ridotto a niente... L'uomo diventerà come Dio, diventerà spirito" dichiarò l’artista. Dopo essere stato esposto (nella sua prima apparizione pubblica dopo oltre un decennio) nelle gallerie di Sotheby's a Milano, La fine di Dio sarà visibile a Parigi dal 14 al 19 ottobre.[Immagine in apertura: courtesy of Sotheby's]
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