Icona del cinema con un passato da sportivo, Bud Spencer si racconta all'interno di un nuovo libro. Un'autobiografia pubblicata postuma, che ripercorre le avventure del grande attore napoletano.

“Lasciatemi passare: sto attraversando la mia vita lunga e fortunata, molto spesso felice. Avvenimenti, ricordi, persone mi tornano alla memoria come scene di un film di cui non ricordo di essere stato protagonista e che ormai non mi appartiene più: perché sono proiettato verso un futuro, in questa o in un'altra vita, che sarà la mia più eccitante avventura”. Così raccontava, poco prima di lasciare per sempre questo mondo, Carlo Pedersoli, meglio noto come Bud Spencer: nuotatore di livello olimpionico, camionista in Sud America e, soprattutto, eroe di decine di film a base di humour e scazzottate. LE CENTO VITE DI BUD SPENCER Icona del cinema italiano, celebrato di recente con la stampa di un francobollo commemorativo a lui dedicato, l'attore napoletano (nato nel 1929 e morto nel 2016) si racconta all'interno di una nuova biografia, scritta in collaborazione con Lorenzo De Luca e portata a compimento postuma. Si intitola Il giro del mondo in ottant'anni, ed è uscita lo scorso 7 ottobre per la casa editrice Burno. Scritto con un linguaggio immediato e vicino a ogni tipo di lettore, senza tuttavia nascondere momenti di dolcezza e velature nostalgiche proprie di un uomo messo di fronte alla propria esistenza, il libro (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) ripercorre la nascita del mito di Bud Spencer, le sue esperienze nel mondo del cinema, certamente, ma anche e soprattutto le sue vite prima di debuttare sul grande schermo: dai record come nuotatore (nel 1950 fu il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 metri stile libero) al pugilato, dal rugby alla passione per gli elicotteri, dalla costruzione della strada Panamericana come operaio alle gare come pilota per l'Alfa Romeo a Caracas. LE PAROLE DI BUD SPENCER “Io ho avuto una vita lunga e fortunata ma fareste un errore se vi limitaste a leggere questo libro solo perché scritto da un personaggio: chi è famoso ha la fortuna di avere un pubblico in partenza, ma sarei più felice se quando avrete letto l'ultima pagina vi venisse voglia di ascoltare chi non è famoso ma a voi molto più vicino di me. A un tiro di abbraccio”, scrive l'attore nell'introduzione al volume. “Potreste scoprire che magari non ha un passato da grande campione sportivo o da attore famoso, ma forse uno parimenti sensazionale, o semplicemente da persona con dei valori che fa sempre bene ascoltare”.
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