Al via le iscrizioni per “Plastic Arts Grants”, il bando per visual artist lanciato dalla Fundación Botín di Santander, in Spagna. Attivo a partire dal 1993, il concorso ha premiato nel corso degli anni oltre duecento artisti di fama internazionale.

Istituita nel 1964, la Fundación Botín è riconosciuta come una delle istituzioni artistiche e culturali più attive e rinomate del territorio spagnolo. La sua missione è sostenere le energie creative della Cantabria (la regione iberica con capitale Santander) e della nazione tutta, generando ricchezza attraverso la promozione dei talenti operanti nei settori delle arti visive, della musica, del teatro e della letteratura. Nonostante la spiccata attenzione verso il contesto spagnolo, sono tantissimi gli artisti internazionali che negli ultimi decenni hanno trovato sostegno nella fondazione. Merito del lodevole programma di residenze lanciato nel 1993, di cui hanno beneficiato negli anni oltre duecento artisti di diversa nazionalità. LA CALL DELLA FUNDACIÓN BOTÍN Il nuovo bando per accedere al programma è stato da poco annunciato dalla fondazione. Anche in questo caso i destinatari dell'iniziativa sono artisti operanti nell'ambito delle arti visive, senza limiti di provenienza. Sono sei in totale le residenze messe a disposizione, ognuna delle quali della durata di nove mesi. In questo arco di tempo i partecipanti dovranno sviluppare un progetto artistico e di ricerca. Ai singoli vincitori saranno assegnati ben 23mila euro, necessari alla realizzazione dell'opera. COME PARTECIPARE AL BANDO Ma oltre al sostanzioso contributo economico, il bando – dal titolo Plastic Arts Grants – prevede una serie di mostre, collettive o personali, negli spazi del Centro Botín di Santander (il centro per le arti realizzato da Renzo Piano Building Workshop nel 2017) e in ulteriori gallerie e luoghi di cultura adatti a mostrare i progetti vincitori. Per partecipare alla selezione è necessario proporre la propria idea tramite l'apposito form pubblicato dalla fondazione, entro il prossimo 6 maggio. La concorrenza è certamente alta, ma le ragioni per provare ci sono tutte! [Immagine in apertura: Photo by Kelli Tungay on Unsplash]
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