Il bando per partecipare alla Biennale delle Dolomiti
ARTE
C'è tempo fino al prossimo 26 marzo per prendere parte alla nuova edizione di “SMACH”, la biennale che porta l'arte nel contesto naturale delle Dolomiti. Ecco come candidarsi.
Risponde ai grandi cambiamenti del
nostro tempo il tema della nuova edizione di SMACH – Biennale
delle Dolomiti, la manifestazione che porta l'arte pubblica tra
le montagne della Val Badia, in Alto Adige. Giunta alla sua sesta
edizione, la rassegna avrà luogo nel corso della prossima estate,
ospitando nello splendido paesaggio dolomitico installazioni e opere
allestite in dialogo con la natura e con il contesto locale.
In vista di questo appuntamento, la
biennale ha lanciato la sua call internazionale: una “chiamata alle
arti” rivolta a persone singole, collettivi, gruppi formali di ogni
provenienza, età e background.
IL TEMA DI SMACH
2023
A ispirare la nuova edizione (in
calendario dall'8 luglio al 10 settembre 2023) è la parola
Sprouting: un verbo coniugato al gerundio (in italiano
“germogliando”), scelto per indagare la possibilità di rinascita
e cambiamento dopo anni segnati da pandemie, conflitti, crisi
climatiche e profonda instabilità economica e sociale. Ma non solo.
“Sprouting” è un termine
utilizzato anche per indicare, nel campo della plasticità neurale, “la
capacità del sistema nervoso di modificare, in base all’esperienza,
e a fini di apprendimento, i propri circuiti sia dal punto di vista
strutturale che funzionale”, si legge nella nota ufficiale
diffusa dall'organizzazione. Il tema della rinascita è dunque inteso in senso lato e declinabile dai partecipanti in base ai propri
interessi e alla propria sensibilità.
COME PARTECIPARE AL CONCORSO
Per partecipare al bando (aperto fino al
26 marzo e consultabile online), gli artisti dovranno proporre un
progetto che risponda alle suggestioni del tema ma
soprattutto alle richieste dell'ambiente naturale all'interno del
quale le opere saranno allestite.
I dieci lavori scelti dalla giuria
(composta da Federica Beretta, direttrice di Hauser & Wirth a
Monte Carlo; Jasmine Deporta, artista; Giulia Ferracci, curatrice al
MAXXI di Roma; Emanuele Masi, direttore artistico di Bolzano Danza –
Fondazione Haydn; Stefan Sagmeister, designer di fama mondiale)
dovranno infatti dialogare con il patrimonio culturale, storico e
architettonico dei territori dolomitici, garantendone allo stesso
tempo il rispetto e la cura. Oltre all'ammissione alla mostra 2023 di
SMACH – Biennale delle Dolomiti, i vincitori riceveranno un
premio in denaro di 2.000 euro.
[Immagine in apertura: Arturs Punte &
Jekabs Volatovskis, Fragile Silence, 2021. Credits Gustav
Weillet]