Dai muri alle aste, il nome di Banksy è ormai diventato un'icona. E nonostante la sua identità resti avvolta dal mistero, la fama dello street artist non smette di crescere e conquistare fette sempre maggiori di pubblico. Le ragioni (e le contraddizioni) di questo successo sono indagate all'interno di un nuovo volume.

Quello di Banksy è un nome che negli anni è diventato familiare anche a chi di arte urbana ne capisce poco o nulla. Esattamente come è successo con i vari Picasso, Van Gogh e Monet, autori che con la loro produzione hanno scavalcato le categorie dei fruitori arrivando a conquistare anche coloro che non necessariamente sono appassionati di pittura. Insomma, lo street artist di Bristol è una celebrità assoluta del nostro tempo, e più si sommano dubbi e domande intorno alla sua identità, più la fama di questo artista cresce in maniera esponenziale, grazie a uno strano meccanismo dove gloria e anonimia sono correlati in maniera direttamente proporzionale. SUCCESSO E CONTRADDIZIONI DI BANKSY Il nuovo volume monografico edito da Giunti si sofferma sulla produzione dell'artista (salito recentemente agli onori della cronaca per la vendita record dell'opera Love is in the Bin). Autori del libro sono Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, chiamati ad approfondire i capolavori e le idee di Banksy a partire da una serie di domande cruciali: qual è il suo rapporto con il pubblico? Si tratta di un artista o di un attivista? Ma soprattutto, cosa ha permesso all'anonimo street artist britannico di conquistare addetti ai lavori e mercato, nonostante la sua critica feroce alle regole sulle quali poggia il mercato stesso?IL LIBRO SU BANKSY Ricco di oltre 240 pagine, il libro – dal titolo Banksy – tenta di risponde a queste e ad altre domande, tracciando un profilo esaustivo dell'artista, e soffermandosi sui successi e sulle implicite contraddizioni dietro la ricerca di questo straordinario protagonista del nostro tempo. [Immagine in apertura: © PA Images / Alamy Stock Photo / IPA]
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