Prosegue fino al prossimo 11 settembre, alla Fundació Joan Miró di Barcellona, la mostra interattiva che introduce il pubblico, specialmente quello dei più piccoli, al mondo dell’arte contemporanea in modo spontaneo e giocoso. Attraverso il filo conduttore degli “amici immaginari”.

C’è tempo fino all’11 settembre per visitare Imaginary Friends alla Fundació Joan Miró di Barcellona, un progetto curatoriale che riflette sul ruolo della creatività, dell’artista e dello spazio del museo dalla prospettiva dei bambini. A partire dal fenomeno – assai comune tra i più piccoli – di avere un amico immaginario con il quale esplorare la propria creatività, la mostra guarda agli artisti come “amici” in grado di ampliare gli orizzonti della nostra fantasia e comprensione della realtà. In quest’ottica, il museo diventa lo spazio dell’immaginazione, dell’incontro e dell’amicizia. L’ARTISTA COME “AMICO IMMAGINARIO” L’obiettivo della mostra è favorire un incontro più spontaneo con l’arte contemporanea, spesso di difficile fruizione, attraverso opere immersive e interattive. “C'è un modo migliore per familiarizzare con l'arte dei nostri tempi che sentirsene parte?”, si domandano i curatori Martina Millà e Patrick Ronse. Il progetto, imparando dai bambini, mira a “stimolare la mente e i sensi, favorire l'accesso alle dimensioni immaginative, generare sensualità, abbattere stereotipi e pregiudizi limitanti, creare energie positive”. LE OPERE IN MOSTRA ALLA FUNDACIÓ JOAN MIRÓ La rassegna raccoglie le opere di nove artisti provenienti da stili e generazioni diverse – Paola Pivi, Kasper Bosmans, Polly Apfelbaum, Meschac Gaba, Afra Eisma, Pipilotti Rist, Martin Creed, Erwin Wurm e Jeppe Hein –, i quali presentano nove installazioni, alcune già conosciute e altre create per l'occasione, molte delle quali sono per la prima volta in mostra in Spagna. Tra questi, Martin Creed riempie uno spazio del museo con centinaia di palloncini che i visitatori devono attraversare; Afra Eisma presenta invece Tails Tell Tales, un’installazione composta da sculture di stoffa con le quali il pubblico è invitato a interagire. [Immagine in apertura: Tails Tell Tales, Afra Eisma, 2022. © Fundació Joan Miró. Foto: Pep Herrero]
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