L’ineguagliabile Carmelo Bene

Icona del teatro italiano del Novecento, autentico rivoluzionario nella proposta di un’arte drammatica diversa, resa possibile dall’unicità del suo carisma e della sua presenza scenica, Carmelo Bene amava definirsi una “macchina attoriale”. Un neologismo coniato dallo stesso regista per rendere conto della sua espressività pura, portata sul palco in modo quasi automatico grazie al profondo lavoro di ricerca. Lunedì 10 giugno su Sky Arte lo ricorda con il documentario Bene! Vita di Carmelo, la macchina attoriale.Diretto da Samuele Rossi e interpretato da Filippo Timi, il film prende in esame la vita e l'eredità artistica dell’artista salentino. Unisce parti recitate e filmati d’epoca per scoprire cosa rendesse Carmelo Bene così speciale: la sua genialità, la capacità di provocare o quella di amare il teatro con tale forza da dedicargli la sua intera vita?Partendo dal periodo degli studi, prima nel collegio religioso della sua Campi Salentina, poi presso l’Accademia Silvio d’Amico di Roma, il documentario segue le tracce di Bene, che fin da giovane amava mettere in discussione le convenzioni teatrali alla ricerca di uno stile innovativo. Raccontando poi la sua definitiva consacrazione sulle scene italiane e il suo approdo al cinema e sul piccolo schermo, che lo rese personaggio pubblico di grande notorietà, Bene! Vita di Carmelo, la macchina attoriale delinea un ritratto completo e personale di uno dei grandi protagonisti della scena culturale italiana.