Prenderanno il via nel 2023 i lavori per la realizzazione della nuova sede della GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Il progetto architettonico, sviluppato dallo studio C+S Architects, Carlo Cappai, Maria Alessandra Segantini, prevede la trasformazione in sede museale dell’attuale palazzetto dello sport della città.

Il progetto definitivo della nuova sede della GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo è stato approvato. Per l'istituzione culturale lombarda, attiva dal 1991, sta dunque per aprirsi una nuova fase che renderà possibile rispondere, in maniera puntuale e all'avanguardia, alle esigenze espositive e di visita contemporanee. A BERGAMO UN NUOVO MUSEO NEL PALASPORT CITTADINO A fornire le prime indicazioni sulla nascente struttura, che rifunzionalizzerà il palasport della città, è il direttore Lorenzo Giusti: "La progettazione di una nuova GAMeC più capiente, più luminosa, più accogliente e più idonea a ospitare i molteplici linguaggi del contemporaneo è un obiettivo coerente con la crescita delle raccolte d’arte e con l’aumento progressivo del pubblico che ha interessato la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo dalla sua costituzione nel 1991", ha dichiarato. I lavori avranno inizio nella primavera del 2023 e prevedono la conservazione all'esterno del peculiare volume dell’impianto sportivo esistente, oggetto di significative trasformazioni interne. In particolare saranno demolite le tribune e verrà realizzata una grande "lanterna in vetro opalino sospesa", destinata alla funzione espositiva. La nuova GAMeC, nel complesso, disporrà di spazi quasi triplicati rispetto agli attuali 2200 metri quadrati; includerà anche un ristorante, un bar, un bookshop e altri servizi strategici, a partire da quelli per la didattica.UN INTERVENTO DI RETROFIT DA 18 MILIONI DI EURO Il progetto rientra in un più vasto intervento di rigenerazione, che riguarderà ulteriori edifici esistenti di Bergamo, fra cui la caserma e lo stadio, e porterà all’ampliamento del Parco Suardi e all’apertura al pubblico degli Orti di San Tomaso. La nuova GAMeC sarà l'esito di un'operazione di retrofit, in un'ottica di circolarità e sostenibilità, con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio edilizio esistente. Come precisato dall'architetta Maria Alessandra Segantini, titolare con il collega Carlo Cappai dello studio C+S Architects con sedi a Treviso e Londra, il retrofit "è uno strumento resiliente per tradurre il passato più o meno recente e trasformarlo in una risorsa per la comunità. La trasformazione del palazzetto dello sport nella nuova GAMeC è una di queste eredità che si trasforma in potenzialità, alla scala urbana, alla scala architettonica e alla scala dell’esperienza fisica dei cittadini". Infine, per il primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori, attraverso quest'opera si "concretizza l’ambizione di fare della GAMeC un punto di riferimento di rilievo internazionale per l’arte moderna e contemporanea, dotandola di una sede funzionale tanto alle grandi esposizioni quanto a laboratori, convegni e attività didattiche". [Immagine in apertura: Render degli spazi interni del piano terra della nuova GAMeC di Bergamo. Copyright C+S Architects, Carlo Cappai, Maria Alessandra Segantini, Treviso | Londra]
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