Dentro l’opera – Viaggi d’artista – Bernini e il Barocco in provincia

Giovedì 14 luglio – ore 20:40

Ariccia, nel cuore dei Castelli Romani, è un caso unico di applicazione in un piccolo centro periferico dei principi della grande urbanistica barocca, sotto la direzione di Giovan Lorenzo Bernini, che si occupò della radicale trasformazione dell’antico borgo medioevale. I committenti furono papa Alessandro VII, artefice della trasformazione di Roma in capitale del Barocco, e la sua famiglia, i Chigi, una delle più importanti casate italiane. Così il feudo di Ariccia divenne una sorta di “Città Stato Chigiano” o “Città ideale” del Barocco come lo fu Pienza per il Rinascimento. L’Ariccia chigiana è presentata come epicentro di un vasto piano territoriale, in gran parte finanziato dalla Reverenda Camera Apostolica al servizio dei feudi chigiani. Epicentro di questo microcosmo è il Palazzo Chigi di Ariccia che, insieme alla Collegiata, crea una scenografia barocca perfetta, come solo Gian Lorenzo Bernini e Carlo Fontana potevano progettare. Oggi l’edificio è divenuto museo di se stesso e centro di attività culturali, oltre a esservi stato istituito il Museo del Barocco Romano. Fu sempre papa Alessandro VII Chigi a commissionare al Bernini la Parrocchia Pontificia di San Tommaso da Villanova, il principale luogo di culto cattolico di Castel Gandolfo che dipende dal Vicariato generale per lo Stato della Città del Vaticano e Ville Pontificie. La chiesa, che custodisce dipinti di Pietro da Cortona (rivale del Bernini) e sculture di Antonio Raggi, domina piazza della Libertà, che si apre al centro dell'abitato, ornata da una fontana di Gian Lorenzo Bernini, chiusa in fondo dal Palazzo Pontificio. Il progetto del Palazzo Pontificio fu affidato a Carlo Maderno, che lo realizzò con l'aiuto dei suoi assistenti Bartolomeo Breccioli e Domenico Castelli nel 1629. Il primo pontefice a villeggiarvi fu il senese Alessandro VII, che completò l'edificio con la facciata principale e l'ala occidentale, cui contribuì ancora una volta Gian Lorenzo Bernini. Il palazzo venne in seguito utilizzato abitualmente dai papi come residenza nei periodi di riposo, tanto che Giovanni Paolo II definì Castel Gandolfo il “Vaticano Due”. A descrivere tutto questo da un punto di vista inedito è il poeta, scultore e pittore Massimo Lippi, che come di consueto guida il pubblico della serie Dentro l’opera – Viaggi d’artista. L’episodio in onda su Sky Arte giovedì 14 luglio accende i riflettori sull’opera del Bernini e sul Barocco in provincia, dando voce al territorio e ai suoi abitanti e usando un linguaggio lontano dai cliché accademici.
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