agendo al confine tra street e land art, Saype ha presentato a Belfast, davanti al Palazzo del Parlamento, la quattordicesima tappa di "Beyond Walls", il progetto composto dai mastodontici graffiti su erba che promuovono il dialogo globale.

È Belfast l'ultima città scelta dall’artista franco svizzero Saype (contrazione di Say Peace), per realizzare il nuovo capitolo del progetto Beyond Walls, la serie di interventi su erba inaugurati nel 2019 ai piedi della Torre Eiffel. Le monumentali mani intrecciate, ottenute ricorrendo a vernici ecosostenibili, sono comparse nel parco di Stormont davanti alla sede del Parlamento.IL PROGETTO “BEYOND WALLS” DI SAYPE Nonostante la natura intrinsecamente effimera delle opere di Saype, destinate a scomparire man mano che l'erba cresce e le ricopre, il messaggio veicolato dall'artista è chiaro e concettualmente duraturo: promuovere il dialogo globale attraverso una serie di interventi che individuano nell'intreccio delle mani un simbolo di collaborazione capace di superare ostacoli e confini, soprattutto in aree politicamente e socialmente complesse.SAYPE AL "BELFAST PHOTO FESTIVAL" Inclusa nel programma del Belfast Photo Festival, in corso fino al 30 giugno prossimo, l'opera di Saype, documentata necessariamente da droni e strumenti video, si inscrive nel solco del progetto avviato tre anni fa e sviluppato lungo un itinerario che si è dipanato da una parte all'altra del globo. Parigi, Ginevra, Torino, Istanbul, Dubai e Venezia sono solo alcune delle città raggiunte da Saype, che ambisce a "conquistarne" altrettante negli anni a venire, amplificando così l'eco del suo messaggio planetario.[Immagine in apertura: Beyond Walls project by Saype. Belfast. Photo credit Saype]
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