Da oggi, fino a venerdì 9 luglio, la Repubblica di San Marino ospiterà "Live Programme": una tre giorni di concerti, performance e conferenze, inserita all’interno di Mediterranea 19 Young Artist Biennale.

Fondata nel 1985 con la mission di supportare la ricerca di artisti emergenti che provengono dai Paesi del Mediterraneo, la Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo (BJCEM) è una "piattaforma" nomade capace di stimolare pratiche relazionali e conoscitive. Con il titolo School of Waters, la manifestazione arriva al suo diciannovesimo appuntamento presentando un’edizione che, inaugurata il 15 maggio nella Repubblica di San Marino, ha dovuto purtroppo confrontarsi con le difficoltà relative alla recente emergenza sanitaria. In risposta alla riprese delle attività artistico-culturali, Mediterranea 19 ci riprova, offrendo al pubblico una maratona di eventi performativi che interesseranno il centro storico del piccolo Stato. L’EVENTO LIVE PROGAMME DI BJCEM Prende il nome di Live Programme questa tre giorni di performance, concerti, workshop e conferenze che, da oggi fino al 9 luglio, animeranno i diversi luoghi di San Marino. Immaginato come un vero e proprio festival, l’evento darà la possibilità a chiunque di conoscere meglio la ricerca e l’identità di quegli artisti e curatori che, infelicemente, non sono riusciti a raggiungere la biennale la scorsa primavera. Saranno quindi – tra i tanti – Vesna Liponik, Chara Stergiou, Endi Tupja, Gabriele Rendina Cattani, Selin Davasse, Michele Seffino ed Enrico Floriddia a offrire sessioni di ascolto e lecture performative, con l’ottica di stabilire interconnessioni e dialoghi tra le differenti espressioni artistiche e il pubblico presente. Il fitto programma di eventi si svilupperà per tutto il territorio di San Marino, con spettacoli e incontri all’interno di numerosi luoghi caratteristici come i giardini del monastero di Santa Chiara, il Cinema Concordia – che per l’occasione riattiverà il proprio programma di proiezioni –, la Cava dei Balestrieri, la Galleria del Montale che ospiterà l’installazione dell’artista Ru Kim, e la suggestiva Prima Torre. IL PROGETTO SCHOOL OF WATERS Concepita come una sorta di scuola temporanea (nel pieno rispetto dell’identità migrante propria della manifestazione), grazie anche alle suggestioni di pratiche pedagogiche sperimentali, l’ultima edizione della BJCEM ha trovato nel progetto School of Waters un ideale dispositivo di condivisione atto a smantellare tutti quei preconcetti che spesso influenzano la concezione dei nostri immaginari geografici.[Immagine in apertura: Noor Abed (Onassis AiR Resident), Our songs were ready for all wars to come, 2021 . 35mm photo from the shooting]
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