A 10 anni dalla morte, Bologna omaggia Lucio Dalla con una grande mostra
ARTE
Il 2022 di Bologna parte nel segno di Lucio Dalla, il grande cantautore scomparso dieci anni fa. Tra gli appuntamenti imperdibili dedicati al musicista, la mostra “Lucio Dalla. Anche se il tempo passa”, prossima all'apertura al Museo Civico Archeologico.
A dieci anni dalla scomparsa del
celebre Lucio Dalla, la "sua" Bologna omaggia l'amato cantautore con la prima retrospettiva a lui dedicata, dal titolo
Lucio Dalla. Anche se il tempo passa, in apertura presso il
Museo Civico Archeologico il prossimo 4 marzo
(giorno nel quale ricorre l'anniversario di nascita dell'artista).
La mostra vedrà la guida curatoriale
di Alessandro Nicosia, che, in sinergia con la Fondazione Lucio
Dalla, daranno l’opportunità di conoscere un personaggio unico nel
suo genere, passando dalla sfera intima a quella artistica.
DALLA MOSTRA AL MUSICAL
L'esposizione (che dovrebbe
essere ospitata nel corso dell'anno anche in altre città del
Belpaese) sarà solo l’inizio del vasto programma di appuntamenti
dedicati all’artista. Se nel 2022 ricorrono infatti i primi dieci
anni dalla morte del mitico cantautore (scomparso il 1° marzo 2012),
nel 2023 se ne festeggeranno ottanta dalla nascita.
A tal proposito, il capoluogo emiliano
intende impegnarsi nel ricordo del celebre concittadino attraverso
una serie di eventi che si preannunciano memorabili. Tra questi
spicca senza dubbio il musical dedicato ai suoi grandi successi, previsto per il prossimo anno. Per il momento non
sono ancora state rese note informazioni sul titolo dell'opera, ma,
nei prossimi mesi, esso sarà annunciato insieme ai nomi degli attori
che comporranno il cast.
UNA SCULTURA PER LUCIO DALLA
Nell'attesa di poter assistere alla
mostra e allo spettacolo musicale, sarà possibile sedersi "accanto" al
musicista grazie alla scultura pubblica inaugurata la scorsa estate
in Piazza Cavour, a Bologna. L’opera – che ritrae un Lucio Dalla
sereno e sorridente, così come impresso nel pensiero di molti suoi fan – porta la firma dell’artista Antonello
Paladino, ed è stata donata al Comune di Bologna dal cugino ed erede
di Dalla, Lino Zaccanti, entrando così a far parte del patrimonio pubblico comunale.
[Immagine in apertura: illustrazione di
Alessandro Baronciani per l'album Lucio Dalla. Legacy Edition, 2019]