A Bologna il restauro "live" di un antico rilievo egizio
ARTE
Il Museo Civico Archeologico di Bologna accende i riflettori sull'Antico Egitto. È qui che il pubblico potrà assistere al restauro dal vivo di un reperto risalente al 285-246 a.C. Un'occasione unica per conoscere da vicino una preziosa testimonianza della civiltà sviluppatasi lungo il fiume Nilo.
Da una parte un frammento
dell'antichità, traccia di una storia millenaria giunta fino a noi.
Dall'altra le nuove tecnologie, strumenti del nostro tempo in grado
di rivelare informazioni inedite sulle epoche che ci hanno preceduto.
Sono questi gli elementi cardine del nuovo progetto di ricerca intrapreso
dal Museo Civico Archeologico di Bologna: un percorso di studi mirato
al restauro di uno splendido rilievo templare risalente all'Antico
Egitto.
Promosso nell'ambito della XIX edizione
di Restituzioni. Tesori d'arte restaurati, il programma
biennale di restauri di opere d'arte appartenenti al patrimonio
nazionale, il progetto vede al centro dell'operazione l'inestimabile
frammento lapideo con l'immagine del dio Heh, risalente molto
probabilmente al regno del sovrano Tolomeo II Filadelfo (285-246
a.C.).
UN FRAMMENTO DELL'ANTICO EGITTO
Esposto al pubblico per la prima volta
presso il Museo Civico di Bologna nel 1961, e dal 2013 parte della collezione dell'istituzione bolognese, il frammento sarà oggetto di
un delicato intervento conservativo eseguito da Cristina del Gallo,
restauratrice esperta in materiali lapidei.
Coordinato dalla funzionaria egittologa
Daniela Picchi, l'intervento è stato preceduto da un'approfondita
campagna diagnostica di imaging (a cura di DI.AR. Diagnostica
per immagini per i Beni Culturali) e di indagini microinvasive (a
cura degli esperti dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze). Per
presentare e condividere con il pubblico questa importante
operazione, il museo ha annunciato tre giorni di restauro “dal
vivo” all'interno della sua sezione egiziana: è qui che oggi
(8 settembre), il 15 e il 22 settembre, i visitatori potranno osservare da
vicino il rilievo e i trattamenti conservativi.
LE CARATTERISTICHE DEL RILIEVO
Grande 25 x 73 centimetri, il rilievo proviene
dalla parete di un tempio egiziano non ancora identificato, e mostra
solo parte di una scena più grande. A spiccare è
la figura di Heh, divinità nota sin dall'Antico Regno, che
rappresenta il concetto di moltitudine e infinito. Scolpito nella
pietra, il dio indossa un ampio pettorale, una barba ricurva e una
parrucca dalle fitte ciocche, mentre una serie di elementi
iconografici lo circondano: si tratta di simboli che rimandano ai
concetti di tempo, di vita, di moltitudine e di durata. Un reperto
prezioso, pronto ad assumere nuovo splendore grazie a questa inedita
operazione.
[Immagine in apertura: rilievo templare
con il dio Heh. Epoca Tolemaica (332-31 a.C.). Calcare, cm 25 x 73.
Provenienza ignota. Inv. MCABo EG 3711. Bologna, Museo Civico
Archeologico. Dono di Giampietro e Bianca Puppi]