Non ha eguagliato la cifra record raggiunta da "Ritratto di giovane con medaglione", ma la vendita da Sotheby’s a New York de "L'Uomo dei dolori" di Sandro Botticelli rappresenta un traguardo significativo per un'opera del maestro toscano, raramente presente sul mercato.

È durata sette minuti la "contesa" fra i tre potenziali acquirenti de L'Uomo dei dolori di Sandro Botticelli. Dopo aver fatto parlare di sé nei giorni scorsi, per la scoperta di un disegno celato al di sotto della rappresentazione del Cristo, nel corso dell'ultima asta newyorkese di Sotheby’s l'opera è stata aggiudicata per 45,4 milioni di dollari. Si tratta di una delle cifre più alte mai raggiunte in un'asta da un dipinto rinascimentale. Pur rappresentando un traguardo importante per un dipinto del maestro fiorentino, la cui presenza sul mercato rappresenta un fatto raro, la cifra resta saldamente al di sotto del record stellare raggiunto lo scorso gennaio da un altro capolavoro botticelliano: il Ritratto di giovane con medaglione arrivò infatti a quota 92 milioni di dollari.UN DIPINTO DI BOTTICELLI "POTENTE E UMILE" Rimasto nella stessa collezione privata dalla precedente acquisizione all'asta, nel 1963, a oggi, L'Uomo dei dolori è stato definito da Christopher Apostle, a capo del dipartimento newyorkese di pittura di Sotheby's Old Masters, come "una delle opere più potenti e umili che abbia mai incontrato". A contraddistinguerla, secondo l'esperto, è "l'enorme umanità". In altre parole, siamo di fronte, a "un ritratto della sofferenza e della spiritualità umana che parla un linguaggio universale". Non a caso Apostle, accanto al rilievo e alla potenza espressiva, ha voluto sottolinearne il carattere atemporale, che ne rende il messaggio attuale e forte, oltre che in grado di emozionare tanto chi lo osserva oggi, che quanti lo ammirarono quasi 500 anni fa, all'epoca della sua realizzazione.LA STORIA DELL'UOMO DEI DOLORI DI SANDRO BOTTICELLI Eseguito intorno al 1500, il dipinto risente dell'influenza esercitata su Botticelli dalla figura di Girolamo Savonarola. Documenta, inoltre, la profonda spiritualità che permeò l'esistenza e la produzione del maestro rinascimentale: con questo lavoro Botticelli dimostrò di saper riprodurre un ritratto straordinariamente realistico di Cristo, cogliendone tanto la sua natura divina quanto le fragilità intrinseche alla condizione umana. I dati emersi dalle analisi condotte dal team di ricerca interno di Sotheby's, oltre a documentare per la prima volta l'esistenza di una precedente composizione, hanno rivelato una serie di cambiamenti nella resa delle mani di Cristo ritenuti fondamentali per confermare la paternità di Botticelli, al secolo Alessandro Filipepi. [Immagine in apertura: Courtesy Sotheby's]
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