24 ORE Cultura lancia “Interior Design Cubes”, la nuova collana che, attraverso una selezione di oggetti iconici e abitazioni dai caratteri forti provenienti da tutto il mondo, si propone come un’esaustiva ricognizione sui diversi stili dell’interior design. Il nuovo volume della serie è dedicato all'architettura brutalista.

Cresce con "un'incursione" nell'affascinante (e controverso) universo dell'architettura brutalista la nuova collana editoriale pubblicata da 24 ORE Cultura. Lanciata nei mesi scorsi e intitolata Interior Design Cubes, dopo i volumi Dream Houses e Natural Houses, propone un'esplorazione di uno degli stili e linguaggi dell'abitare contemporaneo più sorprendenti e discussi. La nuova tappa, dal titolo Brutalist Houses, offre infatti una ricognizione aggiornata su una tendenza in ascesa degli ultimi anni: un percorso di riscoperta e rivalutazione che ha ispirato anche importanti progetti espositivi.IL LIBRO SULL'ARCHITETTURA D'INTERNI BRUTALISTA  Disponibile online e nelle librerie, scritto dalla studiosa e autrice Maria Vittoria Capitanucci, il volume presenta il medesimo formato delle due precedenti uscite: è un vero e proprio "cubo cartonato" di 17 x 17 cm, che sfiora le 300 pagine complessive. Contraddistinto all'esterno da un deciso colore grigio, che rimanda esplicitamente ai materiali distintivi dell'architettura brutalista e al design "brut", è arricchito da 250 illustrazioni, anche a tutta pagina.  Oltre a più riusciti esempi di interni brutalisti contemporanei, selezionati in tutto il mondo, il libro ricostruisce nell'introduzione "l'epopea brutalista", svelando la genesi di questa denominazione. Il primo a impiegare il termine fu il critico di architettura Reyner Banham, che sulle colonne dell'autorevole Architectural Review accostò tale definizione alla produzione di Le Corbusier.BRUTALISMO E ARCHITETTURA CONTEMPORANEA Dal secondo dopoguerra in poi, l'uso del cemento grezzo nell'architettura e nel design ha conosciuto fortune alterne, sia fra i critici che fra i progettisti. Il volume documenta in particolare quanto avvenuto negli ultimi due decenni, ponendo l'attenzione sugli interni residenziali e sull'eclettico mondo degli arredi e dei complementi. Il capitolo "Oggetti", che precede la rassegna delle dimore selezionate, a loro volta progettate da architetti pluripremiati come l'italiana Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, descrive le declinazioni dell'estetica brutalista anche nella "piccola scala". Si susseguono così progetti cult, che portano la firma dei grandi maestri del moderno, come Putrella del compianto Enzo Mari, e recentissimi esemplari come il "divano ufficio" Grid, dei fratelli Bouroullec, a testimonianza dell'eterna attualità del cemento. [Immagine in apertura: F Residence, Shukugawa, Giappone, Brutalist Houses,Courtesy of Go Fujita, GOSIZE Co.]
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