Disegni, collage, fotografie, video: l'universo creativo dell'indimenticabile coppia formata da Christo e Jeanne-Claude prende forma al Castello di Miradolo. Dal 15 ottobre al 16 aprile 2023, la carriera del duo sarà al centro di una mostra che include due focus sugli altri maestri della Land Art e sul movimento parigino Nouveau Réalisme.

Un'installazione sonora d'autore accompagna, sezione dopo sezione, passo dopo passo, i visitatori dell'attesa mostra Christo e Jeanne-Claude. Projects, al via al Castello di Miradolo di San Secondo di Pinerolo (Torino) il 15 ottobre. Curata dal progetto Avant-dernière pensé, l'opera audio affianca all'osservazione dei lavori della celebre coppia di artisti, fra i nomi di massimo rilievo della scena internazionale, un'inedita componente sonora. Visitabile fino al 16 aprile 2023, la rassegna combina disegni, collage, fotografie e video relativi ai più identitari interventi del duo con una selezione di opere di artisti del Nouveau Réalisme e della Land Art. A completare l'itinerario espositivo sono apparati fotografici che illustrano la parabola umana e professionale dei due autori.LA MOSTRA DI CHRISTO E JEANNE-CLAUDE AL CASTELLO DI MIRADOLO Uniti nella vita e nella professione, Christo e Jeanne-Claude hanno formato un sodalizio che nei decenni si è distinto per audacia, ambizione e perseveranza. I circa sessanta lavori esposti nella sede torinese, scelti dai curatori Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard, documentano la portata innovativa e la complessità, spesso anche a livello burocratico, della loro produzione. Conosciuti per le monumentali installazioni artistiche realizzate in vari luoghi del mondo, tutte autofinanziate, nell'arco della carriera i due autori hanno incontrato non poche difficoltà per portare a compimento le loro visioni. Su queste, in particolare, si concentra il nucleo centrale della mostra, con una estesa ricognizione storica accompagnata da due sezioni tematiche. I MAESTRI DELLA LAND ART IN SCENA NEL TORINESE Il capitolo denominato Land Art pone in relazione gli interventi del duo con storiche opere di Richard Long, Hamish Fulton, Andy Goldsworthy, Giuseppe Penone, Germano Olivotto, Olafur Elíasson, in un percorso che include anche le fotografie di Gianfranco Gorgoni relative ai lavori fondamentali di questa corrente, concepiti da Michael Heizer, Robert Smithson, Walter De Maria, Dennis Oppenheim e James Turrell. Nella sezione dedicata al Nouveau Réalisme, la scena creativa della Parigi del decennio 1960-1970 viene ricostruita con i lavori di Man Ray, César, Klein, Spoerri, Mimmo Rotella, Pierre Fernandez Arman e Raysse. Dalla Bulgaria, sua patria, e dopo esperienze di studio a Sofia, Praga e Vienna, nel 1958 Christo si trasferisce proprio nella capitale francese. Qui incontra la futura moglie e partner e insieme entrano in contatto diretto con l'effervescente contesto artistico della città. Senza mai divenire membri ufficiali del movimento, Christo e Jeanne-Claude stringono legami con alcuni componenti e partecipano con loro ad alcune esposizioni insieme. Anche a distanza di anni, il legame fra la coppia e la Ville Lumière resta importante, come ricorda la recente realizzazione de L'Arc de Triomphe, Wrapped, Paris, 1961-2021, la colossale impresa postuma della coppia in cui l’iconica architettura parigina è stata imballata con 25mila metri quadrati di tessuto blu e argento riciclabile. [Immagine in apertura: Christo and Jeanne-Claude in his studio with preparatory works for Surrounded Islands, New York City, 1981. Photo: Bob Kiss © Christo and Jeanne-Claude Foundation]
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