Il concorso per la progettazione della Nuova BEIC - Biblioteca Europea di Informazione e Cultura di Milano è stato vinto dal gruppo guidato da Angelo Raffaele Lunati, cofondatore di Onsitestudio. A caratterizzare l'edificio sono due luminosi volumi trapezoidali, affacciati su una nuova piazza alberata. 

Dovrebbero partire nel 2024 i lavori per la realizzazione della Nuova Biblioteca europea di informazione e cultura (BEIC) di Milano. Sarà un avanzato polo per la cultura contemporanea, destinato a prendere forma in un lotto a Porta Vittoria, ora in disuso e sottratto all'utilizzo pubblico, situato tra viale Molise a est, via Cervignano a ovest, via Monte Ortigara a sud e un complesso residenziale di recente costruzione a nord. Poco distante dall'area dell'ex Macello, si tratta di una porzione di Milano al centro di un vasto processo di rigenerazione urbana.IL CONCORSO PER LA NUOVA BEIC Per la progettazione della BEIC, che diventerà il centro funzionale dell'intero sistema bibliotecario dell'area metropolitana milanese, era stato indetto nei mesi scorsi un concorso internazionale. A vincerlo, imponendosi sulle 44 proposte complessivamente presentate, è stato il raggruppamento italiano formato dai progettisti Angelo Raffaele Lunati (capogruppo con Onsitestudio), Manuela Fantini, Marcello Cerea, Giacomo Summa, Francesca Benedetto, Luca Gallizioli, Giancarlo Floridi, Davide Masserini, Antonio Danesi, dai consulenti Silvestre Mistretta, Giuseppe Zaffino, Fabrizio Pignoloni e dalla collaboratrice Florencia Collo. Per la Commissione, presieduta dall'architetto Stefano Boeri, l'edificio primo classificato "risponde al contesto urbano, alla complessità del programma funzionale e ai valori di pregnanza formale e sostenibilità ambientale richiesti dal tema con una soluzione semplice e convincente da tutti i punti di vista".A MILANO UNA MODERNA BIBLIOTECA ENTRO IL 2026 A formare la sobria e compatta struttura che dovrebbe essere ultimata entro il 2026 saranno due volumi a sezione trapezoidale, interamente rivestiti in metallo e vetro. Uniti al piano terra, costituiranno un complesso che intende richiamare le forme archetipe dell'edilizia industriale, ma anche quelle di una serra, una stazione e una fabbrica. Quattro i principi chiave previsti dal bando – una forte integrazione tra dimensione fisica e digitale; un nuovo punto di equilibrio tra fruizione e produzione culturale; un inedito ruolo per le collezioni; l'utente al centro –, fissati con il dichiarato obiettivo di mettere a disposizione della città di Milano una biblioteca al passo con i tempi e con le mutate esigenze del settore in continua evoluzione. Fra gli ambienti distintivi della BEIC, che disporrà di circa 30mila mq di superficie, si segnalano il cosiddetto Imaginarium, ovvero la porzione dell'edificio articolata su due livelli che ospiterà attività per bambini, l'auditorium per 300 persone, un deposito robotizzato con una capacità di conservazione pari a 2,5 milioni di volumi e, nel volume nord, il Forum. Quest'ultimo sarà impiegato per la consultazione dei libri, ma sarà provvisto di sale polifunzionali accessibili a tutti. Infine, in copertura ci saranno una grande serra (anch'essa nel volume nord) e una terrazza con sala di lettura aperta tutto il giorno (volume sud). [Immagine in apertura: BEIC - Biblioteca europea di informazione e cultura di Milano, progetto vincitore. Courtesy Comune di Milano]
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