Da Damien Hirst con i Red Hot Chili Peppers a Jeff Koons con Lady Gaga, i grandi artisti contemporanei hanno spesso collaborato con i più celebri musicisti alla realizzazione delle copertine dei loro album. La nuova mostra al Fellini Museum di Rimini ne raccoglie ben 150.


Dagli anni Quaranta a oggi, il mondo dell’arte e quello della musica si sono spesso incontrati sulle copertine dei vinili, grazie alle collaborazioni dei musicisti con alcuni degli artisti visivi e con i fotografi più celebri della storia: da Henri Matisse a Jean-Michel Basquiat, passando per Jean Dubuffet e Joseph Beuys. Nascono così alcune delle cover più iconiche di sempre, rimaste nell’immaginario collettivo, come quella che Andy Warhol realizzò per l’album Love You Live dei Rolling Stones. Una mostra al Fellini Museum di Rimini riunirà, dal 10 ottobre al 5 gennaio 2025, ben 150 di questi esempi unici della cultura pop.LE COPERTINE D’ARTISTA IN MOSTRA A RIMININel quadrato di pochi centimetri messo a disposizione dall'involucro di cartoncino che custodisce il vinile, gli artisti – tra cui Keith Haring, gli italiani Mimmo Paladino, Marco Lodola e Michelangelo Pistoletto, e fotografi come Robert Mapplethorpe e Luigi Ghirri – hanno sperimentato con disegni, dipinti, fotografie di sculture, grafica d’autore. A cura di Vincenzo e Giorgia Sanfo, e con la collaborazione di Alessandra Mammì, Red Ronnie e Sergio Secondiano Sacchi, il progetto espositivo Da Picasso a Warhol – Le vinyl cover dei Grandi Maestri accende i riflettori su queste originali collaborazioni, come quella tra Damien Hirst e i Red Hot Chili Peppers, o quella di Jeff Koons per la copertina di Artpop di Lady Gaga.DA ROBERT RAUSCHENBERG PER I TALKING HEADS A ANDY WARHOL PER I ROLLING STONESIl percorso espositivo prende il via da un precedente storico: le opere grafiche di Henri de Toulouse-Lautrec, che in qualche modo anticipano le illustrazioni degli album musicali. Si entra poi nel vivo con artisti del calibro di Salvador Dalí e René Magritte, Jenny Saville, Victor Vasarely, fino ad Ai Weiwei, Gilbert & George e Julian Schnabel. Impossibile non citare anche la copertina di Robert Rauschenberg pensata per l’album Speaking in Tongues dei Talking Heads e lo scatto della grande fotografa Annie Leibovitz per l’iconica copertina di Born in the U.S.A. di Bruce Springsteen. Non mancano inoltre i lavori realizzati da Warhol, esposti quasi tutti in mostra: a partire dai primi timidi tentativi risalenti agli anni Quaranta fino all’ultima cover, creata per MTV soltanto pochi mesi prima della sua morte.[Immagine in apertura: Andy Warhol, cover di Love You Live dei Rolling Stones. Courtesy Fellini Museum]
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