I cantieri pugliesi ospitano le sculture di sei grandi artisti del Novecento
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Sei sculture di altrettanti maestri del Novecento vengono esposte nello spazio urbano pugliese, in dialogo con i cantieri di restauro dei monumenti del territorio. Da Jannis Kounellis a Giò Pomodoro, gli artisti contemporanei accendono così i riflettori sui luoghi della riqualificazione culturale in Puglia.
Da Jannis Kounellis a Giò Pomodoro, passando per Venanzo Crocetti a Mauro Staccioli: in Puglia, sei sculture degli artisti più celebri del Novecento dialogano con i cantieri di restauro dei monumenti più noti del territorio. Questa l’iniziativa del progetto espositivo diffuso e a cielo aperto Monumenta. Arte in cantiere, che resta visitabile fino al 3 febbraio 2025.I MONUMENTI DEL PASSATO IN DIALOGO CON L’ARTE DEL NOVECENTOLa rassegna si pone come proseguimento della mostra Benvenuta Monumenta, che vedeva le stesse opere esposte negli spazi della Cittadella della Cultura di Bari. Le sculture vengono ora restituite allo spazio pubblico, con l’obiettivo di accendere i riflettori sull’attività di restauro e valorizzazione del ricchissimo patrimonio culturale della Puglia: ogni restauro, infatti, svolge un ruolo fondamentale nella restituzione dei monumenti alla comunità e alle generazioni future. A Bari, l’opera Senza titolo di Jannis Kounellis – realizzata dall’artista per una mostra allestita al Teatro Margherita nel 2010 e poi donata alla città – valorizza permanentemente i cantieri alla Cittadella della Cultura, mentre nei pressi del Teatro si trova la scultura Colloquio col figlio (1974) di Giò Pomodoro. Sempre a Bari, la scultura Sei personaggi n. 2 (1959) di Luciano Minguzzi – tra le poche opere astratte dell’artista – dialoga con il restauro della Cattedrale di San Sabino e della Chiesa di San Giacomo, uno dei rari esempi architettonici pugliesi in cui il Romanico si coniuga sapientemente con il Barocco.GLI SCULTORI DEL NOVECENTO RIQUALIFICANO I CANTIERI PUGLIESISpostandoci a Canosa di Puglia, più precisamente nel cantiere della Cattedrale di San Sabino, troviamo l’opera in bronzo Giovane cavaliere della Pace (1987) di Venanzo Crocetti, un cavaliere senza armi coronato d'alloro che rende omaggio al primo santo pugliese della storia. È invece Costantino Nivola a mettere in rilievo il restauro del Santuario del Ss. Crocifisso della Pietà di Galatone con Donna (1995): scolpendo il marmo di Carrara, l’artista lascia emergere dalla materia una figura femminile stilizzata con un ampio mantello, facendo riferimento all’iconografia arcaica della Vergine. Infine, l'opera in metallo Senza titolo (Ellisse verticale) di Mauro Staccioli "incornicia" il paesaggio che circonda il Castello Imperiale di Sant’Agata di Puglia, costruito nel sito in cui, nell’antichità, sorgeva un tempio romano.[Immagine in apertura: Santuario Ss. Crocifisso di Galatone, Costantino Nivola, Donna, 1995. Marmo di Carrara, 250x120x25 cm]