Tutto pronto a Cortona per la tredicesima edizione del festival internazionale di fotografia, in programma dal 13 luglio al 1° ottobre nel cuore della Toscana. Tanti gli appuntamenti e le mostre dislocati in città.

Si intitola More or Less la tredicesima edizione di Cortona on the Move, il festival internazionale di fotografia che quest’anno indaga la dicotomia tra l’abbondanza e la carenza, “il superfluo e l’essenziale, le élite e le masse, l’accumulo e la dispersione”, come spiega a Paolo Woods, direttore artistico della manifestazione dal 2022. Proseguendo l’indagine sulla contemporaneità del linguaggio fotografico, la kermesse sperimenta aprendosi a “prospettive extra e meta-fotografiche, ma anche a progetti che vadano oltre il principale medium di riferimento”, dichiara Veronica Nicolardi, direttrice del festival insieme a Woods. LA XIII EDIZIONE DI CORTONA ON THE MOVE Visitabile dal 13 luglio al 1° ottobre prossimi, la kermesse comprende più di trenta artisti, per un totale di ventisei mostre allestite tra il centro storico della città, la Fortezza medicea del Girifalco e la Stazione C a Camucia, frazione del comune toscano. Proprio in quest’ultima sede, dal 17 luglio, il fotoreporter Marco Garofalo esporrà Ultima Chance, una serie di fotografie scattate nelle periferie di Milano, Roma, Firenze, Napoli, Parigi e Londra. Storie di vite di strada, criminalità, violenza, droga catturate da Garofalo e allestite all’interno di un autobus, in collaborazione con Gallery. Art on the Bus, l’iniziativa che trasforma i mezzi di trasporto in "gallerie itineranti". LE MOSTRE DI CORTONA ON THE MOVE 2023 Marco Zanella, vincitore della XVIII edizione del premio Amilcare G. Ponchielli, racconta gli ultimi baluardi della cultura rurale romagnola nel mondo globalizzato con la serie Scalandrê, mentre Zed Nelson espone The Anthropocene Illusion, il progetto dedicato al rapporto surreale e alienato tra umanità e natura nell’era della crisi climatica, con il quale ha vinto la scorsa edizione del premio Cortona On The Move Award. Tra accumulo e dispersione, in un delicato equilibrio tra presenza e assenza, Massimo Vitali propone Standing Still, una selezione di lavori iconici dagli anni Novanta a oggi. [Immagine in apertura: © Marco Garofalo]
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