A Bologna torna la rassegna che porta la danza nello spazio cittadino
DANZA E TEATRO
Un festival porta la danza nello spazio urbano di Bologna, tra strade, parchi, piazze e vicoli della città. Dal 4 all’8 settembre torna la 28esima edizione di "Danza Urbana".
Espressione libera del corpo, la danza è una disciplina che permette di affermare la propria presenza nello spazio fisico, riappropriandosi anche della dimensione pubblica e cittadina: è per questo che la rassegna Danza Urbana porta le arti performative per le strade della città di Bologna, con un ricco programma che per cinque giorni, dal 4 all’8 settembre, si prepara ad animare piazze e vicoli del capoluogo emiliano.A BOLOGNA IL FESTIVAL CHE UNISCE DANZA E SPAZIO URBANODall’alienazione alla ricerca di contatto, passando per l’autorappresentazione come volontà di affermazione del sé e per la ricerca delle radici comuni: i temi di questa 28esima edizione della kermesse, con la direzione artistica di Massimo Carosi, toccano le corde più profonde delle ricerche contemporanee sul corpo e sul suo rapporto con lo spazio. La programmazione prende il via il 4 settembre con Sleep in the car (in replica anche il 7): una riflessione sulla velocità disumanizzante del capitalismo, che negli ultimi anni ha dato vita a nuove povertà, e a una dimensione in cui persino il sonno è una vittoria da riconquistare. Lo stesso giorno, Clinch di Àngel Duran punta a decostruire la mascolinità tossica contemporanea, affrontando il tema dell’identità e dell’autenticità dell’essere umano. L'argomento torna anche nel secondo spettacolo dello stesso autore, intitolato The beauty of it (il 5 settembre) e ispirato alle teorie junghiane sulla dualità tra mente conscia e inconscia.LA 29ESIMA EDIZIONE DI DANZA URBANA A BOLOGNALa performance si intreccia con le tecnologie multimediali e installative nell’opera di Elisa Sbaragli intitolata Mirada (il 6 settembre), che si presenta come un esercizio collettivo che unisce l’appagamento della prossimità virtuale al conforto con la distanza fisica. Lo stesso giorno va in scena Swan di Gaetano Palermo, nel quale la protagonista, un’atleta di pattinaggio, si chiude nell’autoreferenzialità dell’esercizio sportivo. Il 7 settembre è invece la volta di El Resto del Naufragio di Roberto Olivan, un progetto co-prodotto da Danza Urbana che unisce tarantella e musica tradizionale cubana in chiave contemporanea. La kermesse si chiude l’8 settembre nel suggestivo spazio dell’Ex Chiesa di San Mattia con […]KZ di Paola Bianchi, uno spettacolo sulla memoria nato a partire dall’ascolto delle audiocassette e dalla lettura della tesi di laurea di Fiorella Rodella, che negli anni Novanta intervistò oltre cinquanta deportati politici sopravvissuti al campo di concentramento. La performance sarà preceduta da un trekking urbano nei luoghi più significativi della Resistenza bolognese.[Immagine in apertura: Àngel Duran. The beauty of it]