Per conoscere il senso profondo della sua opera, un volume di recente pubblicazione raccoglie le interviste concesse dal regista canadese in oltre trent’anni su temi come il disordine mentale, la violenza, il rapporto con il nostro corpo e gli altri elementi chiave della sua filmografia.

Cineasta controverso e influente, autore di pellicole che raramente lasciano indifferenti gli spettatori, da oltre cinquant’anni David Cronenberg trasferisce sul grande schermo le fantasie e le paure più recondite del nostro tempo. Per esplorare la sua idea di cinema attraverso le sue stesse parole, è disponibile da qualche giorno in libreria il volume David Cronenberg. Una storia di violenza, pubblicato da Wudz Edizioni e curato da David Schwartz, che riunisce quindici interviste rilasciate dal regista canadese tra il 1983 e il 2015, per restituire uno sguardo profondo e personale sul lavoro di uno degli autori più importanti del cinema di oggi.IL VOLUME CHE RACCOGLIE LE MIGLIORI INTERVISTE A DAVID CRONENBERGOmaggiando già nel titolo uno dei suoi film più amati, A History of Violence, il libro presenta una serie di conversazioni avute da Cronenberg in oltre quarant’anni su temi di importanza cruciale per la sua opera, come la “fine del cinema, la vita e i nostri incubi peggiori”. Ogni intervista riportata nel volume affronta tali questioni partendo dall’analisi dei suoi lavori: dalle prime scioccanti pellicole, come Il demone sotto la pelle o Rabid – Sete di sangue, fino a Maps to the Stars, del 2014, passando per capolavori assoluti come Inseparabili e Il pasto nudo, celebre adattamento dell’omonimo romanzo di William S. Burroughs.Considerato uno dei padri del “body horror”, nel corso della sua lunga carriera Cronenberg ha dimostrato di saper spaziare tra molteplici generi cinematografici, dal drammatico al thriller psicologico, senza per questo tradire la propria originale visione del mondo: il cineasta ha infatti sempre scelto di affrontare temi complessi, anche mostrando senza filtri immagini forti di violenza e mutazione fisica, al fine di interrogarsi (e interrogare il pubblico) sulla natura stessa dell’essere umano, delle sue percezioni e della sua psiche.IL LIBRO DEDICATO A UNO DEI CINEASTI PIÙ DISCUSSI E APPREZZATI DEGLI ULTIMI 50 ANNIRaccogliendo le parole dirette e mai banali di un autore da sempre impegnato a riflettere su questioni di capitale importanza, le interviste raccolte nel libro confermano come quelli di Cronenberg non possano essere sbrigativamente etichettati come “film horror”. Ricche di spunti su temi come il nostro rapporto con il corpo, la sessualità e la tecnologia, le conversazioni con l’81enne regista canadese riunite in David Cronenberg. Una storia di violenza evidenziano l'assoluta rilevanza della sua opera nel panorama cinematografico contemporaneo.[Immagine in apertura: director David Cronenberg of the film Spider during the Toronto International Film Festival]
PUBBLICITÀ