Che cosa ci fanno Gustav Klimt e Botticelli fra le strade di Bisceglie?

Dopo il successo ottenuto nell’agosto 2021, quando il progetto fu presentato nella chiesa romanica sconsacrata – e tutelata dal FAI – di Santa Margherita a Bisceglie, la giovane architetta Claudia Storelli ripropone, nella propria cittadina d'origine, i suoi ormai celebri Dialoghi Impossibili. Nell'ottica di valorizzare il patrimonio culturale locale, dal 23 al 25 settembre prossimi, gli incontri fra artisti di epoche lontane realizzati da Storelli prenderanno forma nella cornice di Vico de Luca, uno dei luoghi più evocativi e allo stesso tempo contraddittori della città pugliese. Nonostante sia sede di architetture di pregio, come, ad esempio, la cattedrale romanica di San Pietro Apostolo, quella del centro storico di Bisceglie rappresenta, infatti, un’area a rischio di degrado e abbandono.LA MOSTRA DI CLAUDIA STORELLI NEL CENTRO STORICO DI BISCEGLIE Il progetto artistico, che prende vita mescolando e giustapponendo, digitalmente, i personaggi e gli scenari delle più celebri opere d’arte mondiali, accostando ad esempio le tigri di Dalí alla Venere di Botticelli, prevede un allestimento in perfetta sintonia con l’estetica del borgo e con la cultura pugliese. Rievocando la tipica immagine dei panni stesi ad asciugare nelle viuzze dei borghi, le opere sono esposte su drappi di lino bianco sostenuti solo da semplici listelli in legno mimetizzati con la pietra delle facciate dei palazzi a cui sono fissati.IL DIALOGO FRA ARTE E CONTESTO URBANO Tornata in Italia dopo importanti esperienze lavorative all’estero per dedicarsi alla valorizzazione del patrimonio storico della sua città, l'architetta Storelli ha deciso, quindi, di esporre i suoi Dialoghi nell’antico borgo che le ha dato i natali, in continuità con l’obiettivo “impossibile” a cui l'intero progetto allude: riscoprire relazioni e luoghi attraverso incontri fra immaginari artistici solo in apparenza distanti. [Immagine in apertura: Photo Claudia Storelli]