
La sorprendente digitalizzazione 3D di un'isola veneziana
Altro
24 settembre 2021

La sorprendente digitalizzazione 3D di un'isola veneziana
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24 settembre 2021
Conto alla rovescia per la presentazione al pubblico del progetto a opera di Factum Foundation: la digitalizzazione 3D dell'Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, sede della storica Fondazione Giorgio Cini.
C'è grande attesa per la presentazione online di una iniziativa che stupirà sia gli amanti delle nuove tecnologie sia i tantissimi appassionati di una delle città più ammirate al mondo. In occasione del suo 70esimo anniversario, la Fondazione Giorgio Cini di Venezia è infatti al centro del progetto basato sulla digitalizzazione 3D dell'Isola di San Giorgio Maggiore, dove l'istituzione culturale ha sede, e dell'acqua della Laguna circostante.
Durante la lezione via web, gratuita e aperta a tutti, in calendario lunedì 27 settembre alle 16:30 nell’ambito del corso di formazione AOA – ARCHiVe Online Academy sulle tecniche di digitalizzazione di materiali tridimensionali, Adam Lowe, presidente e fondatore di Factum Foundation, e Frédéric Kaplan, docente di Digital Humanities al DHLab di EPFL, descriveranno i risultati della eccezionale campagna di registrazione ambientale avviata nel 2020 e portata avanti negli ultimi mesi attraverso la "trascrizione" digitale dell’acqua che circonda l'isola di fronte a Piazza San Marco.
L'ISOLA DI SAN GIORGIO MAGGIORE IN DIGITALE
Frutto della collaborazione tra la Fondazione Giorgio Cini, il DHLab di EPFL, l’École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) e Factum Foundation for Digital Technology in Conservation, il progetto ha incluso la scansione 3D dell’Isola di San Giorgio Maggiore, a opera di Factum Foundation, dal 6 al 17 luglio 2020. A cominciare dalla Basilica di San Giorgio Maggiore, per la quale sono state usate la scansione LiDAR e la fotogrammetria terrestre, l'isola è stata registrata da oltre 600 diversi punti, dando forma a ben 60mila milioni di dati, attualmente impiegati per sviluppare un modello 3D dell'intera isola.
Il passo successivo è stato coinvolgere Divirod, società statunitense impegnata nella digitalizzazione delle acque mondiali, che ha fornito un sensore radar capace di generare un modello della marea e dei movimenti dell'acqua attorno all'isola, fornendo dati consultabili in tempo reale da dispositivi mobili e da desktop. Gli esiti e gli intenti di questa operazione, che saranno discussi dai relatori il prossimo 27 settembre, affondano le radici nelle nuove tecnologie, intese come utili strumenti di monitoraggio, conservazione e anche tutela del patrimonio paesaggistico e culturale. [Immagine in apertura: Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia. Photo by Vita M on Unsplash]
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