A gennaio sarà battuto all'asta da Sotheby's un dipinto giovanile del grande artista manierista fiorentino, e secondo alcuni studiosi potrebbe trattarsi addirittura di un autoritratto.

E se si trattasse di un autoritratto? Questa è la suggestiva ipotesi di Carlo Falciani, professore di Storia dell'Arte Moderna all'Accademia di Belle Arti di Firenze a proposito di Ritratto di uomo con penna d'oca e foglio, l’opera di Agnolo Bronzino risalente al 1527 circa che sarà battuta all'asta da Sotheby's New York a gennaio 2023. Il valore del quadro è stimato in una cifra compresa fra i 3 e i 5 milioni di dollari. Oltre alla straordinaria qualità del dipinto, Falciani si sofferma sul contenuto della lettera che il personaggio raffigurato nel dipinto ha in mano, sulla quale si legge un curioso indovinello, variamente interpretabile, che rimanda alla scrittura e alla poesia, linguaggi amati da Bronzino. In attesa della pubblicazione dell'articolo scientifico del professor Falciani, la curiosità attorno a questo capolavoro giovanile non fa che aumentare. IL DIPINTO DI BRONZINO ALL’ASTA DA SOTHEBY’S Il mondo accademico sottolinea inoltre l'importanza del dipinto nel contesto dell'evoluzione stilistica del pittore fiorentino: “La sua riscoperta non solo porta alla luce uno dei più bei ritratti dell'artista”, afferma il professor Falciani, “ma migliora anche la nostra comprensione della sua attività giovanile. Già all'inizio della carriera di Bronzino, i ritratti erano l'espressione più convincente del suo duplice interesse per la parola e per l'immagine. Come si è visto anche nella recente mostra 'The Medici, Portraits and Politics' al Metropolitan Museum (2021), questa raffinatezza artistica è tipica del periodo maturo di Bronzino, quando lavorò alla corte di Cosimo I de' Medici; tuttavia, questo ritratto dimostra che gli stessi concetti letterari e visivi erano alla base del suo lavoro anche in gioventù”. LA STORIA DEL DIPINTO DI BRONZINO Per ricondurre un'opera a un autore, è necessario ricostruirne integralmente la cronologia e i passaggi di proprietà, e questo dipinto recentemente riscoperto e attribuito al Bronzino ha una storia quanto mai intensa e travagliata. L'opera fu dapprima proprietà di Sir William Temple, consulente personale di Re Carlo II d'Inghilterra, poi, tra il 1824 e il 1920, fece parte della collezione Seymour, e passò in seguito nelle mani dell'artista Hugh Blaker. Venne poi acquistato dalla ricca ereditiera e collezionista tedesca Ilse Hesselberger, di origine ebraiche. Quando furono chiare le intenzioni dei nazisti a proposito dei cittadini ebrei, Ilse fu costretta a vendere ogni sua proprietà (compreso il dipinto del Bronzino) per avere salva la vita, ma fu del tutto inutile: la Hesselberger fu deportata e uccisa nel campo di concentramento di Kaunas. “Siamo particolarmente onorati di poter celebrare la vita e l'eredità di Ilse Hesselberger, ai cui successori il governo tedesco ha restituito il dipinto. Riconosciuto ancora una volta come un ritratto estremamente raro e significativo del Bronzino, sarà ora venduto a scopo di beneficenza”, ha affermato Lucian Simmons, Vice Chairman and Worldwide Head of Sotheby's Restitution Department. [Immagine in apertura: Courtesy of Sotheby's]
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