Un dipinto giovanile di Amedeo Modigliani al centro di un'eclatante scoperta
ARTE
Già protagonista di importanti rinvenimenti negli anni passati, il “Nudo con cappello” di Amedeo Modigliani è al centro di una nuova scoperta. A darne notizia è l'Hecht Museum di Haifa, custode del capolavoro.
Dopo la straordinaria scoperta sul
ritrovamento di un autoritratto di Vincent van Gogh sotto la
superficie di Head of a Peasant Woman, una nuova ed
eclatante notizia sta appassionando il mondo dell'arte. Arriva da
Israele, dove l’Hecht Museum dell’Università di Haifa ha portato
recentemente a galla una serie di misteriose figure celate nel
dipinto Nudo con cappello, fiore all'occhiello
dell'istituzione e testimonianza giovanile della pittura di Amedeo
Modigliani.
IL DIPINTO DI AMEDEO MODIGLIANI
Realizzata dal genio “maudit” nel
1908, due anni dopo il suo trasferimento a Parigi, l'opera
rappresenta un unicum nella produzione del pittore livornese.
Vero è, infatti, che il dipinto era già stato al centro di un'elettrizzante scoperta nel 2010, quando l'istituzione israeliana
aveva riportato alla luce un ulteriore ritratto di donna, raffigurato sul
retro della tela e in posizione opposta rispetto alla composizione
frontale. Il dipinto in questione è dedicato a Maud Abrantès, amica
dell’artista, ed è tutt'ora visibile nelle sale del museo a testa
in giù, in contrapposizione rispetto al soggetto immortalato sul
lato opposto del supporto.
I DETTAGLI DELLA SCOPERTA
Il nuovo rinvenimento è avvenuto
proprio approfondendo le caratteristiche di quest'opera speciale. In
vista della mostra Modigliani Up Close (in programma alla
Barnes Foundation di Philadelphia a partire dal prossimo 16 ottobre), i
curatori dell'Hecht Museum hanno nuovamente acceso i riflettori sul
capolavoro, iniziando a notare, sotto lo strato di pittura, una serie
di ulteriori sagome umane: una di un uomo e l’altra di una donna
che porta i capelli raccolti. Alle due figure, rintracciate
attraverso l'impiego dei raggi X, si aggiunge un terzo volto, già
identificato nel 2012 intorno al collo della Abrantès e ora
osservato con maggiore attenzione.
UN'OPERA GIOVANILE DI MODIGLIANI
Ma a cosa si deve questa
sovrapposizione di volti e corpi sotto la superficie del dipinto?
Così come molti altri colleghi del suo tempo che vivevano in
ristrettezze economiche, Amedeo Modigliani dipinse in più occasioni
su opere già prodotte in precedenza, o addirittura su lavori
acquistati per pochi soldi e riutilizzati come supporto per la
propria produzione. Le figure emerse da questa scoperta si spiegano,
dunque, come schizzi giovanili dei quali evidentemente il pittore non
si riteneva soddisfatto, al punto da decidere di cancellarli e
sostituirli con nuove sperimentazioni.
La qualità tecnica dei
dipinti, peraltro, conferma questa frenesia espressiva e la ricerca
di uno stile ancora da definire. Nessuno dei soggetti della tela –
né quelli visibili a occhio nudo, né quelli nascosti sotto la
superficie del colore – mostrano i famosi colli che in seguito
avrebbero identificato Modigliani, consegnandolo alla storia come uno dei maestri assoluti del cavalletto.
[Immagine in apertura: Amadeo
Modigliani, Portrait of Maud Abrantès, 1908, oil on canvas ©
Hecht Museum, University of Haifa. Photo Shai Levy]