Non ha mancato di stupire gli storici dell'arte la scoperta dell'autoritratto di Van Gogh celato per oltre un secolo dietro all'opera "Head of a Peasant Woman". A riportare alla luce l'immagine l'esame ai raggi X effettuato dagli esperti delle National Galleries of Scotland in occasione della mostra "A Taste for Impressionism", al via il 30 luglio alla Royal Scottish Academy.

Arriva dalla Scozia la più recente – ed eclatante – scoperta su Vincent van Gogh. Ad accendere i riflettori sulla produzione e sulla parabola umana di uno degli artisti più conosciuti (e complessi) dell'Ottocento è infatti la notizia, divulgata da National Galleries of Scotland, del ritrovamento di un autoritratto fin qui sconosciuto rimasto per oltre un secolo nascosto sotto a Head of a Peasant Woman. Eseguito nel 1885, il dipinto in questione di fatto ha celato il volto dell'autore, che risultava coperto da strati di colla e cartone sul retro dell'opera in questione. Senza precedenti per un'istituzione britannica, la scoperta ha avuto luogo in seguito all'indagine ai raggi x effettuato dai restauratori in vista della mostra A Taste for Impressionism, in programma dal 30 luglio al 13 novembre 2022 alla Royal Scottish Academy di Edimburgo. SCOPERTO UN AUTORITRATTO INEDITO DI VAN GOGH  Barba, cappello a tesa larga e un fazzoletto da collo posizionato sulla gola: così Van Gogh ha immortalato se stesso, scegliendo di fissare l'osservatore con uno sguardo intenso. Il lato destro del suo volto risulta in ombra, mentre è chiaramente visibile l'orecchio sinistro, ovvero quello che l'artista reciderà dal suo corpo nel 1888 con un rasoio. Sebbene le condizioni dell'autoritratto non siano ancora note e siano in corso studi per valutare la possibilità di rimuovere l'autoritratto senza danneggiare il resto dell'opera, proprio in occasione dell'imminente rassegna A Taste for Impressionism, verrà mostrata in pubblico per la prima volta la radiografia. I visitatori potranno visionarla attraverso un lightbox, appositamente predisposto.LA STORIA DEL QUADRO CON L'AUTORITRATTO NASCOSTO DI VAN GOGH Il ritrovamento dello sconosciuto autoritratto, oltre a essere stato accolto con stupore, emozione ed entusiasmo dagli specialisti dell'istituzione scozzese, torna ad alimentare il dibattito sul metodo di lavoro di Van Gogh. Si tratta, in primis, di una conferma: è noto, infatti, che l'artista per ragioni di carattere economico utilizzasse più volte la stessa tela. Talvolta, anziché dipingere sulle opere precedenti, semplicemente girava la tela per operare sul retro. Nel caso specifico, quel che intanto è certo è la lunga e articolata storia del dipinto Head of a Peasant Woman, che dopo una serie di passaggi di proprietà è ufficialmente entrato nella collezione della National Gallery of Scotland (NGS) nel 1960, per effetto della donazione di un avvocato di base a Edimburgo. Il soggetto raffigurato è una donna che visse a Nuenen, nel sud dei Paesi Bassi, città in cui l'artista dimorò dal dicembre 1883 al novembre 1885. Commentando il ritrovamento dell'autoritratto, Frances Fowle, Senior Curator of French Art della NGS, ha sottolineato che "momenti come questo sono incredibilmente rari. Abbiamo scoperto un'opera sconosciuta di Vincent van Gogh, uno degli artisti più importanti e apprezzati ia mondo. (...) Siamo molto entusiasti di condividere questa emozionante scoperta durante la grande mostra estiva 'A Taste for Impressionism'". [Immagine in apertura: Senior Conservator Lesley Stevenson views Head of a Peasant Woman alongside an x - ray image of the hidden Van Gogh self-portrait . Photograph by Neil Hanna]
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